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Ciaspolata dalla Valzurio al Rifugio R. Olmo
25/01/2018

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Alle 6,30 stamattina arrivo in Villa e…non c’è nessuno.

“Finalmente” guardo il cellulare tramite il quale Armando ieri ha avvisato del cambio di programma a causa della prevista perturbazione per oggi.

Avvisava, quindi, che ci si dava appuntamento alle 7,30 per decidere una facile passeggiata nella nostra Val Seriana, pronti al ritorno a casa ai primi segni di pioggia.

Gironzolo per l’ora che mi manca all’appuntamento e puntuali arrivano Armando, Roberto Nando e Giovanni.

Solo in 5 ma, si sa, quando le previsioni atmosferiche sono infauste la maggior parte anche dei pur temprati escursionisti preferisce rinunciare.

Decidiamo di andare in Valzurio.

Lasciamo l’auto a Spinelli e c’è subito da calpestare la neve anche perché scegliamo di salire verso le Baite del Möschel lungo la mulattiera, meno frequentata, che segue le rive del torrente.

Si cammina bene e siamo immersi nel bianco che le nuvole non fanno brillare ma sulle cime, verso il Passo degli omini ad esempio, si vede uno spicchio di sole.

Il bosco sembra un luogo di favole e di elfi.

Le ciaspole hanno riposato nel bagagliaio e i nostri rampocini, già fino dai pressi delle Baite del Möschel, ci sono stati utilissimi e ci hanno portato, udite udite, fino al rifugio Rino Olmo.

In qualche tratto sprofondiamo ma, in genere, camminiamo su buona e solida neve.

Anche senza il sole la temperatura è gradevole ed

il nostro cammino è lieve in questo candido paesaggio.

Gli amici ci sono mancati soprattutto durante la “pausa pranzo”: nell’accogliente riparo invernale del rifugio, poche ciacole, nessuna distribuzione di biscotti, nessun cioccolato, niente caffè…..Per fortuna che l’Armando aveva il suo dolcissimo thè e ne abbiamo avuto doppia razione.

Rientriamo verso Spinelli camminando sulla comoda carrareccia: oggi non abbiamo incontrato proprio nessuno.

La pioggia poi, leggera, l’abbiamo incrociata solo nei pressi di casa, verso le ore 4 del pomeriggio.

                             Rosanna

 

P.S.: i nostri GPS, sulla neve, si sono dimostrati molto imprecisi: probabilmente abbiamo percorso circa 15 km.

Il dislivello è stato di circa 1000 mt.