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Itinerario n. 1
Madonna del Narciso

Sentiero di media ampiezza con fondo roccioso agibile a tutti; il tratto delle scalette fisse e la discesa dalla Madonnina del Narciso richiedono attenzione.
Percorso ad anello che sale alla Madonna del Narciso passando dalla Lapide Abele Marinelli e superando le scalette fisse. Dalla Madonna del Narciso si scende a valle passando dalla Madonna del Brandenì per poi scendere a Bondo e ritornare alla chiesetta di Santa Maria. Percorso caratterizzato da una salita abbastanza impegnativa e da diversi punti panoramici dai quali si gode un'ampia vista sulla valle Seriana e la valle del Lujo, nonché sul paese di Albino.
Attraversa tutti gli strati del Retico medio e superiore e nella parte più alta, l'imponente fascia di rupi bianche non stratificate del tipo di scogliera del Retico superiore e del Lias inferiore. Dopo aver raggiunto la Madonnina del Narciso si ridiscende e si attraversano gli strati del Retico, senza tuttavia la possibilità di fare ritrovamenti degni di rilievo di reperti fossili.
Comenduno, Piazzetta Chiesa S. Maria
Comenduno, Piazzetta Chiesa S. Maria
circa 537 mt.
circa 537 mt.
circa 6.3 Km. Antiorario
2.30h
375 m s.l.m.
765 m s.l.m.
E: (escursionistico)
Percorribile solo a piedi
 Lapide Abele Marinelli - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Le scalette fisse - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Madonna del Narciso - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Madonna del Narciso in inverno - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Panorama sulla valle Seriana dalla Madonna del Narciso - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Cappelletta degli Alpini - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Madonna del Brandenì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Corna Anesì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Descrizione del percorso

Come per tutti i nostri itinerari la partenza è davanti alla chiesetta di Santa Maria a Comenduno (quota 374 m), all’incrocio tra via Santa Maria e via Briolini.

Guardando la facciata della chiesa vediamo, a sinistra dell'ingresso, una serie di cartelli che indicano i diversi itinerari che si dipartono dalla chiesetta nella nostra direzione. Alle nostre spalle un cartello riporta le mappe e la segnaletica degli altri itinerari del Monte Rena.

Seguiamo il nostro itinerario imboccando via Santa Maria, la strada in salita a sinistra rispetto la facciata della chiesetta. 

Dopo pochi passi superiamo, sulla destra, un garage, sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli; proseguiamo dritti ed arriviamo ad uno slargo ove, proseguendo dritto, imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento, in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello  che ci indica che questo tratto di percorso è in comune con gli itinerari nr. 6 (sentiero Agostino Noris), nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni), nr.2 e nr.4.

Usciti da questo tratto di percorso a gradoni arriviamo alla cappella degli Alpini (segnaletica), che lasceremo sulla nostro destra proseguendo dritti su via degli Alpini, in salita su fondo asfaltato che presto si trasformerà in fondo in cemento. Passiamo davanti ad una fontanella (sorgente Fontaní) sulla nostra sinistra, che da un po' di tempo è chiusa, mentre alla nostra destra si innesta un ripido sentiero che scende al Parco Martinelli di Comenduno.

Proseguiamo dritti su questo tratto di strada agrosilvopastorale e dopo una marcata curva a sinistra lasciamo, sulla nostra destra, lo stacco del sentiero nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni), molto ripido e contrassegnato dal relativo cartello.  Siamo in località Casailetti. Poco più avanti incontriamo, sulla destra, un cartello che indica vendita formaggi (Azienda Agricola Aquilini Battista).

Proseguiamo e poco dopo incontriamo un altro cartello che ci indica di lasciare la via Degli Alpini svoltando a destra per imboccare un tratto di un’antica mulattiera che collegava Comenduno a Ganda. Dopo circa 150 m convergiamo su via Perola, una strada Agrosilvopastorale asfaltata e piuttosto ripida che abbandoneremo 50 m più avanti, dopo una curva a sinistra con una stalla (Stalla martrinelli) ed un cartello (quota 525 m - 800 m dalla partenza) che ci indica di imboccare il sentiero sulla sinistra contrassegnato anche dal nr. 520 CAI.

Proseguiamo per 250 metri su sentiero, in qualche tratto un po’ ripido, fino ad un bivio contrassegnato da un cartello che ci indica di svoltare a destra in direzione della Lapide Abele Marinelli - Scalette fisse e Madonnina del Narciso. Lo seguiamo per altri 400 m circa, sempre su sentiero percorribile agevolmente ed arriviamo a quota 717 m (1,5 Km dalla partenza) alla lapide in memoria di Abele Marinelli, qui deceduto il 24 maggio 1953 precipitando dall'alto della roccia sovrastante. L’anniversario della sua morte viene ricordato ogni anno con una S. Messa.

Lasciamo la lapide e imbocchiamo il sentiero alla sua destra (guardando la lapide), contrassegnato da un cartello. Il sentiero si sviluppa tra le rocce e richiede qualche attenzione, poi prosegue su sentiero abbastanza agevole, sempre in salita fino alle due scalette fisse in ferro a quota 745 m (1,7 km dalla partenza) che si superano facilmente, prestando però la dovuta attenzione; superate le scalette arriviamo ad un bivio contrassegnato da un cartello che ci indica di svoltare a sinistra in direzione Corna Anesì e Madonnina del Narciso (andando a destra si perde quota e si arriva sul sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni).

Noi proseguiamo a sinistra e dopo poco passiamo davanti al cartello che indica la Corna Anesì (quota 744 m),  una roccia a strapiombo poco più in basso di noi sulla sinistra, sulla quale è riportata la seguente scritta: "Immobile tra il piano e la montagna sto da secoli, muto, ma racconto all'attento viaggiatore, dei tempi antichi le fatiche dimenticate e il coraggio cupo dei padri". Proseguendo dritto arriviamo in pochi minuti alla Madonnina del Narciso, posta su una roccia a strapiombo (quota 732 m - 1,9 km dalla partenza) con una bella vista panoramica su Comenduno e sulla bassa Valle Seriana. Nei pressi ci sono alcune panchine in legno che ci consentono una sosta prima di proseguire sul nostro sentiero.

Quando ripartiremo avremo 4 alternative: tornare ripercorrendo il sentiero dell’andata, scendere a valle con il sentiero che parte ripido alla destra della statua della madonnina, salire verso monte sul sentiero nr. 7 della Barchessa oppure proseguire lungo l’itinerario nr. 1 che si imbocca in salita lasciando la madonnina alle nostre spalle e svoltando pochi metri dopo verso sinistra. Tutte 4 le alternative sono segnalate da cartelli.

Il sentiero nr. 1 procede in falsopiano e leggera discesa per circa 200 m dove, a quota 752 m incrocia il sentiero nr. 2 che sale, sulla nostra destra, verso la Croce di San Luigi noi proseguiamo sulla sinistra scendendo su sentiero sterrato che dopo circa 400 m ci porta ad incrociare, ancora sulla destra, (quota 680 m) il sentiero nr. 2 detto anche la “scorciatoia dei cacciatori” che sale molto ripido; proseguiamo, scendendo ancora sulla sinistra e passando tra alcuni massi, su un sentiero ripido che in breve ci porta al bivio a quota 560 m (2,9 km dalla partenza) dove un cartello ci indica di svoltare a destra in direzione della Madonna del Brandenì (quota 575 m) che raggiungiamo dopo 100 metri dal bivio. Si tratta di uno slargo in piano, con bella vista sulla vallata che si può godere comodamente seduti sulle due panchine; alla Madonna è dedicato un piccolo altare e una scultura in rilievo su una lastra di marmo.

Riprendiamo a camminare proseguendo dritti (un cartello indica Palazzetto dello sport - Desenzano) su sentiero in leggera salita fino a quota 605 m per poi scendere a quota 560 m ove confluisce sul largo sentiero nr. 6 Agostino Noris (CAI 537) che seguiamo per poco meno di 300 m (3,7 km dalla partenza) fino ad immetterci sulla strada che porta (salendo alla nostra destra) alla chiesetta Madonna di Petello, che noi però imbocchiamo in discesa, su fondo in cemento con ripidi tornanti.  Dopo sette tornati e al termine di un breve tratto rettilineo, svoltiamo a sinistra per imboccare un sentiero in rapida discesa che alla fine diventa un comodo sentiero su fondo in cemento chiamato “Strada Comunale di Gombel”, come indicato da un cartello che troviamo al termine dello stesso, quando diventa via Vittorio Carrara. Siamo arrivati a Bondo. Al termine di Via Carrara svoltiamo a sinistra su Via Carlo Marini e vediamo un cartello riassuntivo degli itinerari escursionistici sul Monte Rena. Imbocchiamo il passaggio pedonale in discesa sulla sinistra del cartello e sbocchiamo su via Torquato Tasso svoltando a sinistra e la seguiamo oltrepassando il rondò vicino alla chiesetta di San Bernardo (sulla nostra sinistra) e proseguendo su Via Bachelet fino a quando incrociamo sulla nostra destra una strada sterrata (Via Parri) che imbocchiamo passando vicino ai recinti di animali (capre, oche, galline ..) e oltrepassiamo il Frutteto Sociale sulla nostra destra. Ci immettiamo in via Perola e la attraversiamo sul passaggio pedonale per imboccare via S. Alessandro, che seguiamo fino al termine, dove, svoltando a sinistra, vediamo di fronte a noi la chiesetta di Santa Maria, nostro punto di arrivo (6,3 km dalla partenza).  

 

Cappella degli Alpini

Dalla Chiesetta di Santa Maria alla cappella degli Alpini

Come per tutti i nostri itinerari la partenza è davanti alla chiesetta di Santa Maria a Comenduno (quota 374 m - foto nr. 1), all’incrocio tra via Santa Maria e via Briolini.

Guardando la facciata della chiesa vediamo, a sinistra dell'ingresso, una serie di cartelli (foto nr. 4) che indicano i diversi itinerari che si dipartono dalla chiesetta nella nostra direzione. Alle nostre spalle un cartello riporta le mappe e la segnaletica degli altri itinerari del Monte Rena.

Seguiamo il nostro itinerario imboccando via Santa Maria, la strada in salita a sinistra rispetto la facciata della chiesetta. 

Dopo pochi passi superiamo, sulla destra, un garage (foto nr. 5) , sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli; proseguiamo dritti ed arriviamo ad uno slargo ove, proseguendo dritto, imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento (foto nr. 6), in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello che ci indica che questo tratto di percorso è in comune con gli itinerari nr. 6 (sentiero Agostino Noris), nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni), nr.2 e nr.4.

Distanza dalla partenza:a mt. 200Lunghezza del tratto:mt. 200
Distanza dall'arrivo:a mt. 6100 circaQuota:405 slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Collegamenti utili
Chiesetta di Santa Maria da Wikipedia
Chiesa della visitazione di Santa Maria a Comenduno
Foto 1 - Chiesetta di Santa Maria punto di partenza di diversi sentieri, noi ci dirigiamo a sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 affreschi all'interno della chiesetta - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 interno della chiesetta di Santa Maria - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 - segnaletica dei sentieri del Rena sulla sinistra della chiesetta i cartelli dei vari sentieri - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5 - imbocchiamo via Santa Maria e passiamo tra le case seguendo la segnaletica - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 6 imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento, in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 7 -  sentiero a gradoni - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Fontanì

Dalla cappella degli Alpini al Fontanì

Usciti da questo tratto di percorso a gradoni (foto nr. 1) arriviamo (foto nr. 2, 3 e 4) alla cappella degli Alpini (foto nr. 5) (segnaletica), che lasceremo sulla nostra destra proseguendo dritti su via degli Alpini (foto nr. 6), in salita su fondo asfaltato che presto si trasformerà in fondo in cemento. Passiamo davanti ad una fontanella (sorgente Fontaní - foto nr. 7 e 9) sulla nostra sinistra, che da un po' di tempo è chiusa, mentre alla nostra destra (foto nr. 8) si innesta un ripido sentiero che scende al Parco Martinelli di Comenduno.

Distanza dalla partenza:a mt. 400 circaLunghezza del tratto:mt. 200 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 5900 circaQuota:430 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
foto nr. 1  usciamo dal sentiero e svoltiamo a sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 verso la cappella degli alpini - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 -  panorama - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 -  panorama - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5 -  La cappella degli Alpini - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 6 - proseguiamo a sinistra, su via degli Alpini - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 7 -  il Fontanì; proseguiamo dritto - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 8 -  alla nostra destra la mulattiera che scende al Parco Martinelli - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 9 -  il Fontanì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Stalla Martinelli

Dal Fontanì alla Stalla Martinelli

Proseguiamo dritti su questo tratto di strada agrosilvopastorale (foto nr. 1) e dopo una marcata curva a sinistra lasciamo, sulla nostra destra, lo stacco del sentiero nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni) (foto nr. 2 e 3), molto ripido e contrassegnato dal relativo cartello (cartello da sostituire con un cartello unico per i 4 sentieri). Siamo in località Casailetti (foto nr. 4). Poco più avanti incontriamo, sulla destra, un cartello che indica vendita formaggi (Azienda Agricola Aquilini Battista) (foto nr. 5).

Proseguiamo e poco dopo incontriamo un altro cartello (da rifare) che ci indica di lasciare la via Degli Alpini svoltando a destra (foto nr. 7 e 8) per imboccare un tratto di un’antica mulattiera che collegava Comenduno a Ganda. Dopo circa 150 m convergiamo su via Perola (foto nr. 11 e 12), una strada Agrosilvopastorale asfaltata e piuttosto ripida che abbandoneremo 50 m più avanti, dopo una curva a sinistra con una stalla (Stalla Martinelli) ed un cartello (foto nr. 13 e 14) (da sostituire) (quota 525 m - 800 m dalla partenza) che ci indica di imboccare il sentiero sulla sinistra contrassegnato anche dal nr. 520 CAI.

Distanza dalla partenza:a mt. 800 circaLunghezza del tratto:mt. 400 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 5500 circaQuota:525 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
foto nr. 1 Proseguiamo dritti su questo tratto di strada agrosilvopastorale - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 lasciamo, sulla nostra destra, lo stacco del sentiero nr.7 - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 lo stacco del sentiero nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 Siamo in località Cà Sailetti  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5  a destra vendita formaggi (Azienda Agricola Aquilini Battista) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 6 un piccolo presepe permanente - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 7 a destra imboccare un tratto di un’antica mulattiera che collegava Comenduno a Ganda - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 8 un tratto di un’antica mulattiera che collegava Comenduno a Ganda - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 9 panorama alle nostre spalle prima di imboccare la mulattiera - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 10 il cartello che ci indica di imboccare la mulattiera - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 11 al termine del tratto di mulattiera incrociamo via Perola - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 12 convergiamo su via Perola - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 13 dopo una curva a sinistra con una stalla ed un cartello - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 14 la stalla e il cartello di svolta a sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Lapide Marinelli

Dalla Stalla Martinelli alla lapide Abele Martinelli

Proseguiamo per un centinaio di metri su sentiero, in qualche tratto un po’ ripido, fino ad un bivio contrassegnato da un cartello che ci indica di svoltare a destra in direzione della Lapide Abele Marinelli - Scalette fisse e Madonnina del Narciso (foto nr. 1 e 2). Lo seguiamo (foto nr. 3 e 4) per altri 300 m circa, sempre su sentiero percorribile agevolmente ed arriviamo (quota 717 m - 1500 m dalla partenza) alla lapide in memoria di Abele Marinelli (foto nr. 5 e 6), qui deceduto il 24 maggio 1953 precipitando dall'alto della roccia sovrastante. L’anniversario della sua morte viene ricordato ogni anno con una S. Messa.

Distanza dalla partenza:a mt. 1500 circaLunghezza del tratto:mt. 700 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 4800 circaQuota:717 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
foto nr. 1 bivio contrassegnato da un cartello che ci indica di svoltare a destra in direzione della Lapide Abele Marinelli - Scalette fisse e Madonnina del Narciso - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 il cartello che indica il bivio - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 seguiamo il sentiero - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 al cartello svoltiamo a sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5 panchine in prossimità della lapide Abele Marinelli - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 6 lapide in memoria di Abele Marinelli - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Scalette Fisse

Dalla lapide Abele Martinelli alle scalette fisse

Lasciamo la lapide e imbocchiamo il sentiero alla sua destra (guardando la lapide), contrassegnato da un cartello (foto nr. 1). Il sentiero si sviluppa tra le rocce (foto nr. 3 -6) e richiede qualche attenzione, poi prosegue su sentiero abbastanza agevole (foto nr. 7), sempre in salita fino alle due scalette fisse in ferro (foto nr. 8 e 9) a quota 745 m (1700 m dalla partenza) che si superano facilmente, prestando però la dovuta attenzione;

Distanza dalla partenza:a mt. 1700 circaLunghezza del tratto:mt. 200 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 4600 circaQuota:745 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
foto nr. 1 Lasciamo la lapide e imbocchiamo il sentiero alla sua destra, contrassegnato da un cartello - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 proseguiamo sul sentiero - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 Il sentiero si sviluppa tra le rocce  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 Il sentiero si sviluppa tra le rocce e richiede qualche attenzione - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5 procedere con attenzione - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 6 il sentiero è ben segnalato - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 7 cartello indicatore - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 8 le scalette fisse - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 9 le scalette fisse - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Corna Alesì

Dalle scalette fisse alla Corna Anesì

Superate le scalette arriviamo ad un bivio contrassegnato da un cartello (foto nr. 1) che ci indica di svoltare a sinistra in direzione Corna Anesì e Madonnina del Narciso (andando a destra si perde quota e si arriva sul sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni).

Noi proseguiamo a sinistra e dopo poco passiamo davanti al cartello (foto nr. 2) che indica la Corna Anesì (quota 744 m),  una roccia a strapiombo poco più in basso di noi sulla sinistra (foto nr. 3 e 4), sulla quale è riportata la seguente scritta (foto nr. 5): "Immobile tra il piano e la montagna sto da secoli, muto, ma racconto all'attento viaggiatore, dei tempi antichi le fatiche dimenticate e il coraggio cupo dei padri". .

Distanza dalla partenza:a mt. 1800 circaLunghezza del tratto:mt. 100 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 4500 circaQuota:750 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
foto nr. 1 Superate le scalette arriviamo ad un bivio contrassegnato da un cartello che ci indica di svoltare a sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 dopo poco passiamo davanti al cartello che indica la Corna Anesì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 dopo poco passiamo davanti al cartello che indica la Corna Anesì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 la Corna Anesì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5 Immobile tra il piano e la montagna sto da secoli, muto, ma racconto all'attento viaggiatore, dei tempi antichi le fatiche dimenticate e il coraggio cupo dei padri - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Madonna del Narciso

Dalla Corna Anesì alla Madonna del Narciso

Proseguendo dritto arriviamo in pochi minuti alla Madonnina del Narciso (nr. 1), posta su una roccia a strapiombo (quota 732 m - 2,1 km dalla partenza) con una bella vista panoramica su Comenduno (foto nr. 5) e sulla bassa Valle Seriana (foto nr. 6). Nei pressi ci sono alcune panchine in legno che ci consentono una sosta prima di proseguire sul nostro sentiero.

Quando ripartiremo avremo 4 alternative: tornare ripercorrendo il sentiero dell’andata, scendere a valle con il sentiero che parte ripido alla destra della statua della madonnina, salire verso monte sul sentiero nr. 7 della Barchessa oppure proseguire lungo l’itinerario nr. 1 che si imbocca in salita lasciando la madonnina alle nostre spalle (foto nr. 9) e svoltando pochi metri dopo verso sinistra. Tutte 4 le alternative sono segnalate da cartelli (segnaletica da rifare ex novo perché il cartello attuale è sbagliato).

Distanza dalla partenza:a mt. 1900 circaLunghezza del tratto:mt. 100 circa
Distanza dall'arrivo:4400Quota:732 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
foto nr. 1 Proseguendo dritto arriviamo in pochi minuti alla Madonnina del Narciso - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 l'albero della pace in prossimità della Madonnina - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 Madonnina del Narciso - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 l'immagine della Madonnina, opera degli scultori F. Cortesi e C. Cortinovis - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5 bella vista panoramica su Comenduno e la Valle del Lujo - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 6 il Monte Cereto - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 7 La Madonnin in veste invernale - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 8 panorama invernale sul paese - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 9 proseguire lungo l’itinerario nr. 1 che si imbocca in salita lasciando la madonnina alle nostre spalle (foto nr. 9) e svoltando pochi metri dopo verso sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 10 ci dirigiamo verso il ritorno - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 11 cartello segnaletico - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Madonna del Brandenì

Dalla Madonna del Narciso alla Madonna del Brandenì

Il sentiero nr. 1 procede in falsopiano e leggera discesa (foto nr. 2) per circa 200 m dove, a quota 752 m incrocia (foto nr. 3) il sentiero nr. 2 che sale, sulla nostra destra, verso la Croce di San Luigi (mettere cartello nr. 2); noi proseguiamo sulla sinistra scendendo su sentiero sterrato che dopo circa 400 m ci porta ad incrociare (foto nr. 5), ancora sulla destra, (quota 698 m) il sentiero nr. 2 detto anche la “scorciatoia dei cacciatori” che sale molto ripido; proseguiamo, scendendo ancora sulla sinistra e passando tra alcuni massi (foto nr. 6), su un sentiero ripido (foto nr. 7) che in breve ci porta al bivio (foto nr. 8) a quota 560 m (2900 m dalla partenza) dove un cartello ci indica di svoltare a destra in direzione della Madonna del Brandenì (foto nr. 10) che raggiungiamo dopo 100 metri dal bivio. Si tratta di uno slargo in piano, con bella vista sulla vallata che si può godere comodamente seduti sulle due panchine (foto nr. 11); alla Madonna è dedicato un piccolo altare (foto nr. 13) e una scultura in rilievo su una lastra di marmo.

Distanza dalla partenza:a mt. 3000 circaLunghezza del tratto:mt. 1100 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 3300 circaQuota:575 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
foto nr. 1 imbocchiamo il sentiero che ci porterà alla Madonna del Brandenì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 2 Il sentiero nr. 1 procede in falsopiano e leggera discesa - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 3 a quota 752 m si incrocia il sentiero nr. 2 che sale, sulla nostra destra, verso la Croce di San Luigi  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 4 segnaletica: seguiamo Palazzo dello Sport e Madonna del Brandenì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 5  incrociamo, ancora sulla destra, (quota 698 m) il sentiero nr. 2 detto anche la “scorciatoia dei cacciatori” che sale molto ripido - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 6 scendendo ancora sulla sinistra e passando tra alcuni massi  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 7 si scende su un sentiero ripido - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 8  il bivio a quota 560 m con un cartello ci indica di svoltare a destra in direzione della Madonna del Brandenì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 9 dopo 100 metri dal bivio raggiungiamo la Madonna del Brandenì - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 10 La Madonna del Brandenì, con le panche e l'altare alla Madonna - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 11 bella vista sulla vallata che si può godere comodamente seduti sulle due panchine - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 12 panorama verso il Monte Misma - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
foto nr. 13 alla Madonna è dedicato un piccolo altare e una scultura in rilievo su una lastra di marmo - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Innesto strada Bondo Petello

Dalla Madonna del Brandenì all'innesto su strada cementata Bondo Petello

Riprendiamo a camminare proseguendo dritti (foto nr.1 e 2 - un cartello indica Palazzetto dello sport - Desenzano) su sentiero in leggera salita (foto nr. 3) fino a quota 618 m per poi scendere (foto nr. 4) a quota 585 m ove confluisce (foto nr. 5) sul largo sentiero nr. 6 Agostino Noris (CAI 537) che seguiamo (foto nr. 6) per poco meno di 300 m (3,8 km dalla partenza) fino ad immetterci (foto nr. 7) sulla strada che porta (salendo alla nostra destra) alla chiesetta di Petello, che noi però imbocchiamo in discesa (foto nr. 8), su fondo in cemento con ripidi tornanti.

Distanza dalla partenza:a mt. 3700 circaLunghezza del tratto:mt. 700 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 2600 circaQuota:585 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Foto nr. 1 Riprendiamo a camminare proseguendo dritti (un cartello indica Palazzetto dello sport - Desenzano) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 2 un cartello indica Palazzetto dello sport - Desenzano - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 3 proseguiamo su sentiero in leggera salita fino a quota 618 m - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 4 poi il sentiero prosegue in discesa - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 5 a quota 585 m ove si confluisce sul largo sentiero nr. 6 Agostino Noris (CAI 537) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 6 che seguiamo per poco meno di 300 m  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 7 fino ad immetterci sulla strada che porta (salendo alla nostra destra) alla chiesetta di Petello, - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 8 imbocchiamo la strada in discesa su fondo in cemento con ripidi tornanti - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Bondo Petello

Dall'innesto su strada cementata Bondo Petello a Bondo Petello

Dopo sette tornati (foto 1-6) e al termine di un breve tratto rettilineo (foto nr. 7), svoltiamo a sinistra (foto nr. 8 e 9) per imboccare un sentiero in rapida discesa, che alla fine diventa un comodo sentiero (foto nr. 10) su fondo in cemento (foto nr. 11) chiamato “Strada Comunale di Gombel”, come indicato da un cartello (foto nr. 12) che troviamo al termine dello stesso, quando diventa via Vittorio Carrara (foto nr. 13). Siamo arrivati a Bondo (foto nr. 14).

Distanza dalla partenza:a mt. 4700 circaLunghezza del tratto:mt. 1000 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 1600 circaQuota:390 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Foto nr. 1 i tornanti in discesa - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 2 continuiamo a seguire i tornanti i discesa - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 3 trascuriamo il sentiero sulla sinistra e ci manteniamo sulla strada in cemento - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 4 continua la nostra discesa su strada in cemento - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 5 penultimo tornante - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 6 settimo ed ultimo tornante - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 7 al termine di un breve tratto rettilineo svoltiamo a sinistra per imboccare un sentiero in rapida discesa - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 8 cartello indicatore - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 9 imbocchiamo un sentiero in rapida discesa - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 10 alla fine diventa un comodo sentiero su fondo in cemento - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 11 chiamato “Strada Comunale di Gombel” - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 12 un cartello al termine del sentiero ci indica il nome: “Strada Comunale di Gombel” - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 13 il sentiero diventa via Vittorio Carrara - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 14 Siamo arrivati a Bondo - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Frutteto sociale

Da Bondo Petello al Frutteto Sociale di Perola

Al termine di Via Carrara svoltiamo a sinistra su Via Carlo Marini e vediamo un cartello da sostituire (foto nr. 1) riassuntivo degli itinerari escursionistici sul Monte Rena. Imbocchiamo il passaggio pedonale in discesa sulla sinistra del cartello (foto nr. 2 e 3) e sbocchiamo su via Torquato Tasso (foto nr. 4) dove svoltiamo a sinistra e la seguiamo (foto nr. 5) oltrepassando il rondò (foto nr. 6) vicino alla chiesetta di San Bernardo (sulla nostra sinistra) e proseguendo su Via Bachelet (foto nr. 7) fino a quando incrociamo sulla nostra destra (foto nr. 8) una strada sterrata (Via Parri) che imbocchiamo passando vicino ai recinti di animali (capre, oche, galline ..) (foto nr. 9) e oltrepassiamo il Frutteto Sociale sulla nostra destra (foto nr. 10).

Distanza dalla partenza:a mt. 5500 circaLunghezza del tratto:mt. 800 circa
Distanza dall'arrivo:a mt. 800 circaQuota:390 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Foto nr. 1 cartello riassuntivo degli itinerari escursionistici sul Monte Rena - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 2 Imbocchiamo il passaggio pedonale in discesa sulla sinistra del cartello e sbocchiamo su via Torquato Tasso svoltando a sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 3 proseguimo lungo il passaggio pedonale - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 4 sbocchiamo su via Torquato Tasso, dove svoltiamo a sinistra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 5 proseguiamo su via Torquato Tasso - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 6 oltrepassiamo il rondò vicino alla chiesetta di San Bernardo (sulla nostra sinistra)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 7 proseguiamo su Via Bachelet  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
FOto nr. 8 incrociamo sulla nostra destra una strada sterrata (Via Parri) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 9 passiamo vicino ai recinti di animali (capre, oche, galline ..)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 10 oltrepassiamo il Frutteto Sociale sulla nostra destra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Chiesa di Santa Maria

Dal Frutteto Sociale di Perola alla chiesetta di Santa Maria (arrivo)

Ci immettiamo in via Perola (foto nr. 1) e la attraversiamo sul passaggio pedonale (foto nr. 2) per imboccare via S. Alessandro, che seguiamo (foto nr. 3) fino al termine (foto nr. 4), dove, svoltando a sinistra (foto nr. 5), vediamo di fronte a noi la chiesetta di Santa Maria, nostro punto di arrivo (6,3 km dalla partenza).  

Distanza dalla partenza:a mt. 6300 circaLunghezza del tratto:mt. 800 circa
Distanza dall'arrivo:0 mt. Quota:387 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Foto nr. 1 Ci immettiamo in via Perola - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 2 attraversiamo sul passaggio pedonale per imboccare via S. Alessandro - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 3 proseguiamo su via S. Alessandro - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 4 seguiamo via S. Alessandro fino al termine - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto nr. 5 svoltando a sinistra vediamo di fronte a noi la chiesetta di Santa Maria, nostro punto di arrivo - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.