Cima d'Agrella
14/11/2024
Ci incamminiamo per questa escursione dopo aver lasciato le auto nel paese di Primaluna.
Sono le ore 9; abbiamo fatto due ore di viaggio ed abbiamo bevuto il caffè.
Iniziamo subito una salita impegnativa non solo per la pendenza della carrareccia su cui procediamo ma anche per lo spesso tappeto di foglie secche sull'acciottolato che ci fanno spesso scivolare.
Pensiamo “meno male che non scenderemo da questa stessa strada” temendo che nella discesa sia ancora più difficile stare in piedi, ma pensiamo male perchè anche la via che prenderemo al ritorno ha la stessa caratteristica...
E' bello il paesaggio bucolico che incontriamo: un lungo tratto di “risol” perfetto e senza brecce (lo vediamo, in realtà, solo a tratti perchè, come detto, è coperto dalle foglie), tanti muretti a secco a sorreggere il terreno a monte, vecchie baite in pascoli di magro e soprattutto estesi e fitti boschi con alberi di castagno all'inizio, poi betulle e poi faggi, enormi, centenari.
Tutti questi alberi hanno perso le foglie che, accumulate nel sentiero, sono state oggi la nostra tribolazione.
Usciti dalla zona boscosa è più facile camminare nella vasta area degli alpeggi in quota fino a raggiungere la Cima D'agrella, anche se a quel punto cominciamo ad accusare una certa stanchezza.
La parte finale del percorso diventa più ripida, il sentiero quasi scompare e l'erba è scivolosa ed arriviamo sulla cima, camminando con un certo timore, per un tratto probabilmente classificabile EE.
Sono trascorse quattro ore, sono le ore tredici, e cominciamo a preoccuparci di non fare troppo tardi.
Non possiamo però saltare il pranzo e dobbiamo fare una congrua sosta per recuperare le forze.
Cominciamo la discesa verso la pendice opposta ed anche qui per un pezzo siamo su un tracciato poco evidente anche se intuitivo ed abbiamo bisogno di molta calma.
Quando arriviamo nella zona boscosa riprendiamo una mulattiera completamente coperta di foglie; di vedere com'è il fondo, terra sassi o radici, non se ne parla: proseguiamo a tentoni saggiando il terreno e poggiando i piedi con l'esperienza di vecchi escursionisti: comunque, tutti, o per meglio dire tutte, hanno, per una o più volte, poggiato il sedere per terra!
Anche il tempo per la discesa si è perciò dilatato.
Partiamo da Primaluna per il rientro che sono passate da poco le ore 17 ed in cielo si vede già la luna piena (nomen omen); ci accompagnerà per tutto il viaggio diventando man mano sempre più luminosa e bella.
In conclusione, se qualcuno, magari leggendo questa mia breve relazione, vorrà ripetere questa odierna nostra escursione, con un itinerario ad anello che è molto interessante, impegnativo, panoramico, gli raccomanderei di scegliere un periodo nel quale tutte le foglie degli innumerevoli alberi sono ben attaccate ai rami...
Si potrà il tal modo godere al massimo della insolita e poco frequentata località: sono pochissimi i cartelli segnaletici e lungo il nostro percorso non abbiamo incontrato persona alcuna. Molti altri sentieri che costellano la Valsassina sono certamente più frequentati.
Se pure la luce del giorno durerà più a lungo, magari avranno anche il tempo di fare una bella chiacchierata con “gli eremitici” (YouTube e Instagram), una coppia che otto anni fa ha abbandonato la città e vive, felice, nel bosco, in una cascina che stanno restaurando a poco a poco.
Quest'anno è il primo anno con i vetri alle finestre ci dicono; vivono producendo piccoli oggetti artigianali, creme e confetture con erbe e frutti del bosco; hanno come mezzo di trasporto un asinello!
Noi li abbiamo incontrati che stavano salendo dal paese con un bel carico ed anche loro...scivolavano.
Rosanna
Partecipanti n.8: Alba B., Anna, Armando, Giovanni, Michela, Rosanna, Sara, Simonetta.
Cima d'Agrella
m 1400
m 1400
Km 13,5
ore 7
m 540
m 1841
E: (escursionistico)
Traccia gpx del percorso |
Locandina descrittiva del percorso fatto in senso contrario |