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Corna Trentapassi
04/05/2023

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Perdonatemi se inizio questa relazione sulla escursione odierna con una osservazione personale.

Alcuni di noi hanno già, una o più volte "scalato" questa montagna partendo da quota lago. Suggestionata dal racconto appassionato di un vecchio amico, da tempo stavo chiedendo ai nostri programmatori di inserire ancora questa escursione nel calendario. Per ben due volte, in due anni consecutivi, forse 2019 e 2020, la gita è stata annullata per cattivo tempo.

Finalmente oggi il tempo è splendido  e questo coreografico monte, per me e per tutti gli amici che oggi sono con me, è stato conquistato e vissuto con grandissima soddisfazione.

Salire lungo il sentiero Cai (o per la breve deviazione rappresentata dalla  "via direttissima") che inizia subito con grande ripidezza da Vello, e soprattutto sul tracciato roccioso della seconda parte del sentiero non è stato semplice.

Ha richiesto solide gambe per la forte pendenza, ferme mani per ben aggrapparsi agli appigli e, inoltre, testa concentrata per evitare ansie e paure nei tratti più esposti sul vuoto.

Il sentiero merita tutta la sua classifica di EE.

Le diverse nostre età e il diverso grado di allenamento e di esperienza ha fatto distanziare sensibilmente il tempo di salita: tutti hanno comunque raggiunto la vetta in sicurezza.

 Bellissimo già alle prime quote si mostrava il panorama lacustre ma in salita è stato necessario non concedersi distrazioni.

La fantasia fotografica, sollecitata dai bellissimi scorci sia verso il sottostante lago, sia verso le valli, la Valcavallina, la Valporlezza, la Valcamonica, ed infine  verso i monti, Monte Guglielmo il più vicino, si è scatenata una volta trovato respiro e riposo in vetta. Per non parlare della euforia e della gioia dell'allegra compagnia  nell'immortalarsi l'un l'altro con gli sfondi più spettacolari.

Compiendo un giro ad anello siamo scesi per altro sentiero ben segnalato, più facile e sicuro, che, aggirando la parte rocciosa della Corna Trenta Passi, torna a valle allargando verso sinistra e, seppur ripido, è bel tracciato nella pendice erbosa e, poi,  giù giù nella valle e nel bosco fino a ritrovare la mulattiera di salita proprio poco sopra Vello.

La stagione primaverile avanzata comincia a punteggiare i boschi, le rocce e le alte praterie di fiori coloratissimi in grandi qualità e quantità.

Fra i molti, ricordo  le ginestre, le cefalantere (finti mughetti), le genzianelle, le globularie, le orchidee (orchis mascula), le dafne odorose (martellina), il dittamo, ecc.....; quasi come fiocchi di neve brillavano i tanti fiori dei cespugli di "pero corvino"; il giallo del sole si rispecchiava nei grappoli del "maggiociondolo"e negli innumerevoli fiorellini gialli fra l'erba e negli interstizi delle rocce.

Il commento, a conclusione di questa escursione, è stato unanime: "gita bellissima e impegnativa"; ed io aggiungo: "... che merita tutta la sua fama".

                                                                                     Rosanna

 

Lunghezza  e dislivello del percorso: per chi ha scelto il sentiero "vertical" : Km. 7,100 dislivello 1215 mt.

                                                           per chi ha scelto il sentiero CAI: Km. 7,600 e dislivello 1245

(Vale la pena di sottolineare che i due percorsi divergono soltanto per un tratto che va dalla piccola chiesa  della Madonnina fino all'inizio delle roccette)

Partecipanti n.16:  Adriano S., Anna, Amando, Elisabetta, Fausto N., Franco, Gigi, Luigi, Marta, Oliviero, Renata, Rosanna, Sandro,  Sara , Silvana N., Silvana P.,