Giro dei Cinque Laghi di Carona

06/06/2024

Finalmente, ieri, dopo tanti giovedì bagnati, è stata una bella giornata.

Ma non per tutti: un'amica ieri sera mi ha detto che nella zona del Rifugio Gherardi, in Val Taleggio (non tanto lontano, quindi)  hanno avuto tutto il giorno una fitta nebbia ed un gran freddo.

Noi abbiamo avuto molta fortuna: nel vasto altopiano dove si trovano i laghi del nostro itinerario, il sole è stato sempre presente, mentre alcune nuvole stavano alte, sopra e dietro i monti circostanti, senza  tuttavia mai coprire il cielo azzurro sopra di noi.

Con grande attenzione alla fresca e fioritissima vegetazione primaverile, abbiamo aggirato il Lago Marcio e raggiunto il Lago Becco. Quindi siamo saliti al Lago Colombo trovandolo, nonostante la stagione avanzata,  in gran parte ghiacciato.

Abbiamo poi iniziato la discesa verso i Laghi Gemelli. Il sentiero in questo tratto è ancora coperto dalla neve, soprattutto nella diverse vallette dove si accumula e per il loro attraversamento abbiamo usato molta attenzione.

I cinque laghi di Carona (ma sparsi fra questi monti ce ne sono altri) sono tutti laghi artificiali creati con sbarramenti più o meno grandi, ma comunque sono tutti stupendi, così come sono inseriti in un territorio montuoso naturale, fra prati, boschi, larici solitari, rocce, ripidi corsi d'acqua, cascate, qualche costruzione al servizio degli addetti al controllo dei manufatti idroelettrici, qualche stalla nelle malghe. Sono  diversi i sentieri che costeggiano i laghi stessi ed altre mulattiere si dirigono verso le numerose cime o passi circostanti; in inverno qui si pratica sci alpinismo e d'estate è zona frequentatissima da alpinisti, escursionisti e turisti.

In questo periodo, fuori stagione, oltre al nostro bel gruppo, si sono viste solamente  tre persone, due amici e un solitario.

Riprendo la descrizione del percorso e, finito il tratto innevato, dopo qualche centinaio di metri ancora in  in discesa, abbiamo raggiunto il Rifugio Laghi Gemelli  verso mezzogiorno,  e qui, sulle tavole all'aperto, la sosta per  il pranzo è stata provvidenziale e apprezzatissima.

Apprezzato è stato pure il brindisi con le bollicine: un'occasione per rinnovare gli auguri di buon compleanno ad un amico.

Ripreso il cammino, abbiamo evitato di aggirare il Lago Casere limitandoci ad osservarlo dall'alto, immaginando che il ritorno verso Carona sarebbe  stato ancora impegnativo; è lo stesso sentiero di salita ma gli alti sassi e gradini  lungo quasi tutta la strada mettono a dura prova piedi e gambe.

                                                                             Rosanna

 Partecipanti n. 13: Alba, Anna, Antonio,  Armando, Beppe, Franco, Elisabetta,

Gigi, Luigi, Marta, Michela, Rosanna, Sara.