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I Narcisi del Monte Linzone
11/05/2017

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Dopo un lungo periodo siccitoso, è arrivata la benedetta pioggia; per gli escursionisti questo però vuol dire dover annullare qualche uscita perché camminare inzuppati d’acqua non sempre e’…piacevole.

La gita programmata al Monte Linzone aveva il preciso scopo di ammirare la spettacolare fioritura di narcisi e pertanto non si poteva rimandare a lungo perché i fiori hanno vita breve. Nel secondo giovedì di seguito in cui le previsioni meteorologiche erano sfavorevoli abbiamo deciso di tentare comunque la nostra escursione e quindi, muniti di impermeabili e ombrelli, ci siamo portati ad Amagno (Valle Imagna) nostro punto di partenza per la Roncola e poi per il Monte Linzone.

E bene abbiamo fatto poiché fino al nostro rientro non è piovuto affatto ed abbiamo potuto vedere lo spettacolo di una fioritura eccezionale in tutto il vasto pascolo che copre la sommità’ del M.Linzone. Certo abbiamo visto più volte le meravigliose fotografie trasmesse in TV dal nostro Regazzoni ma vedere il luogo con i propri occhi è tutt’altra cosa.

Ci è mancato il cielo azzurro (era grigio-grigio), ci è mancato il panorama (c’era nebbia in lontananza) ma quanto abbiamo vissuto in questo giorno è sufficiente per ringraziare il Cielo per la fortuna che abbiamo di poter camminare, di avere “questi” amici, di avere sempre la “piacere” di faticare.

La zona è percorsa da numerose mulattiere e sentieri che testimoniano antichi collegamenti fra paesi, borghi e cascine, non sempre sono segnati ma il senso di orientamento delle nostre guide e le mappe sugli smartphone ci hanno tranquillamente condotto alla nostra cima e poi fatti ritornare al punto di partenza, sempre per diverso percorso e con pochi errori.

Nei prati ricchi di erbe primaverili abbiamo raccolto il “paruc” gli “sciopeti’”, i “loertis”, verzure che le nostre nonne usavano regolarmente in insalate e in minestre o condite con burro fuso e formaggio; oggi poche persone le riconoscono (soprattutto il paruc) e le usano in cucina, ma persino rinomati chef li ripropongono come prelibatezze.

Alla Roncola un contadino ci ha spiegato che il giorno prima, nei pascoli alti aveva raccolto le “erbette” spiegandoci che hanno foglie a due colori e che sono buonissime. Chissà che qualcuno in futuro non ce le possa far conoscere.

Amare la montagna, amare la natura vuol dire anche questo: riscoprire le vecchie usanze e, ove possibile, tramandarle.

Con grande divertimento noi lo facciamo anche con le vecchie canzoni!

                        Rosanna

Lunghezza percorso: 15 Km circa - Dislivello: 950 mt

Escursionisti: (10) Armando, Domenico, Elisabetta, Fausto O., Graziella, Nando, Marilena, Roberto, Rosanna, Sandro N.,