Il Sentiero dei Fiori del Monte Arera
22/06/2017
Ieri mattina abbiamo avuto la sorpresa di vedere Luciano nuovamente presente alle nostre giornate in montagna dopo un mese di assenza per malattia. Ripresosi in tempi da record, torna a farci compagnia ed a rallegrarci con la sua verve e le sue storielle. Per fargli compagnia poi che’ non era consigliabile che percorresse l’intero sentiero dei fiori, il gruppo si è diviso in due: in cinque, Luciano compreso, hanno raggiunto Passo Branchino e Corno Branchino (2038 m) per poi, con calma, ridiscendere, gli altri dodici hanno seguito il programma della giornata.
Credete che i cinque si siano annoiati? Nooo! Hanno persino fatto il bagno nel lago Branchino e Lucia l’ha attraversato a nuoto. L’acqua era limpida e per nulla fredda, ha detto.
Il sentiero dei fiori non ci ha deluso; la fioritura è a buon punto e sin da poco dopo la partenza abbiamo incontrato i bellissimi Gigli Martagone, distese di Botton d’oro ed i cespugli di Rododendro; dopo il passo di Corna Piana abbiamo cominciato ad ammirare i fiori di Aglio di Insubria e nei ghiaioni sotto il Mandrone erano magnificamente fioriti i Papaveri di montagna; dappertutto fiori bianchi, gialli, blu, gli azzurri fiori del lino, vicino alla Capanna 2000 le stelle alpine cominciano ad aprire i loro petali ed a mostrarsi alla gente di montagna e di pianura che raggiungono questo magnifico monte: l’Arera.
C’era molta gente in giro, qualche gruppo era accompagnato da un botanico che illustrava la caratteristica dei fiori comuni o rari o addirittura endemici che caratterizzano la zona che è stata valorizzata dal CAI bergamasco e che penso sia ormai nota in tutta Europa.
Noi abbiamo avuto come esperti Sandro e Armando ed un libricino sui fiori della bergamasca. Le macchine fotografiche hanno immortalato i soggetti migliori.
I due gruppi si sono riuniti al Rifugio Alpecorte e qui ci siamo raccontate le reciproche esperienze di cammino appena vissute taluno invidiando chi si è deliziato nelle acque del lago e talaltro chi ha ammirato l’attesa fioritura.
Il giro completo, di 17 chilometri, ha richiesto circa 7 ore trascorse con la necessaria calma ed attenzione per il paesaggio; il dislivello di 1300 metri non è stato impegnativo poi che’ il sentiero è intervallato da tratti più ripidi a tratti pianeggianti o addirittura in discesa e quindi la possibilità di “recupero” allevia la fatica.
Il sole ci ha accompagnato durante tutta la giornata e una sola nuvola nera ha coperto per poco la cima dell’Arera per poi scomparire. Un venticello fresco ha mitigato il calore solare.
Rosanna
ESCURSIONISTI: Adriano, Armando, Clara, Efrem, Franco, Gigi, Giovanni, Gloria, Graziella, Ida, Lucia, Luciano, Mary, Nando, Roberto, Rosanna, Sandro.