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Monte Alben dalla Val Gerona
05/10/2014

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Itinerario:  Dal santuario Madonna del Frassino (m.960 s.l.m.) ↓ Valpiana (m.920) ↑ Sentiero (tracce) della Val Gerona ↑ P.so dei Campelli (m.1899) Sentiero CAI.525 ↑ Monte Alben (2019) → Sentiero CAI.501 ↓ P.so la Forca (m.1840) ↓ Colle Bressamonti (m.1730) ↓ P.so della Crocetta (m1267) ↓ Sent 526B ↓ Madonna del Frassino.

Escursionisti presenti: (4) Armando, Mario M. Sandro e Graziella.

Relazione: Da Albino, in 30 min circa, raggiungiamo in auto il parcheggio del santuario della Madonna del Frassino (m 960). Da qui parte in salita, una strada cementata di servizio al santuario e al ristorante, una volta locale per il rifugio e ristoro dei pellegrini.

Proprio all’inizio della salita riempiamo le borracce a una sorgente di acqua freschissima, e  in pochi minuti raggiungiamo il santuario.

Aggirato il santuario sul bellissimo cortile in prato inglese ci portiamo verso il lato ovest dove al centro di una piccola aiuola ammiriamo una bella scultura in bronzo di papa Giovanni XXIII. Sul lato a valle una bacheca indica il tracciato della strada agrosilvopastorale che porta a Chignolo d’Oneta, e che seguiremo come prima parte della nostra escursione.

La strada inizia in discesa e raggiunge in pochi minuti una valletta e un primo bivio sulla destra che porta ad una sorgente di acqua che trascuriamo. Si prosegue sulla strada che scende ora più dolce, e dopo circa 10 min raggiungiamo una seconda valletta che da forse origine alla Valpiana, qui, si stacca a destra senza nessuna indicazione uno stretto sentiero sbarrato poche decine di metri più avanti, con l’unica indicazione di accesso privato. Superata comunque la sbarra, imbocchiamo a sinistra uno stretto, ma pulito sentiero, che sale a tornanti nel bosco, spostandosi più in direzione SO, verso la Val Gerona. Dopo un ora circa di salita costante raggiungiamo prima una pozza per l’abbeveraggio, anche se pascoli nei dintorni non c’è ne sono, e poco più oltre il rifugio privato dei Carobbio incastonato in maniera sorprendente sotto una parete rocciosa, e qui termina anche il nostro sentiero.

Dopo una breve sosta incuriositi dal caratteristico rifugio, troviamo un passaggio nella vegetazione qui, più diradata che porta verso il centro della vallata e riprendiamo a salire, confortati dalla presenza di alcuni vecchi bolli di colore verde mare segnati quà e là sui grossi sassi lungo la vallata.

Si sale così per circa una mezzora fino a scorgere una traccia di sentiero che sale dal versante dx orografico e con tornanti a forte e costante pendenza ci porta fin sotto le prime guglie della cresta sud dell’Alben. Il tratto terminale della salita, è stato il più difficoltoso per la scomparsa di alcuni tratti di sentiero franati sicuramente a causa della molta neve di quest’anno. Finalmente dopo circa due ore e mezza dalla partenza raggiungiamo il passo dei Campelli (m.1900) e il sentiero CAI 525, proveniente dal bivacco Testa, che conduce in 25-30 minuti alla croce in vetta al monte ’Alben (m.2020).

Per il ritorno sciegliamo la la via normale, passando dal passo della forca, si scende al  colle Brassomonti e giù verso il passo della Crocetta (m.1267) del colle di Zambla.

Dal passo della Crocetta il sentiero 526B attraverso boschi di faggio e abeti, ci riconduce in altri 25-30 minuti al santuario della Madonna del Frassino, punto di partenza e arrivo di questo bellissimo giro ad anello.

                Armando