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Monte Bronzone da Lerano (Viadanica)
18/12/2014

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Finalmente siamo riusciti a portare a termine anche questa bellissima escursione più volte rinviata per il brutto tempo. Il Monte Bronzone per i più di noi era la prima volta, solo Luciano sembra ci sia stato con il mitico “Marchètt” che oramai conosciamo pure noi, essendo sempre presente nei racconti delle sue avventure dei bei tempi andati.

Questa volta il sentiero, non lo abbiamo mai perso, in compenso ci siamo persi sulla strada che porta a Viadanica,  immagino le imprecazioni di Luciano “a spetà chi ria mia” rimasto fermo per più di mezzora al bivio per Viadanica ad aspettare l’auto di Sandro finita a Foresto Sparso per le mie errate indicazioni, risultato: un’ora e mezzo per coprire i 40 km che separano Comenduno da Lerano di Viadanica.

La bella giornata ci fa presto dimenticare la disavventura, lasciate le auto appena oltre la frazione di Lerano nei pressi della chiesetta degli alpini di Viadanica, ci si avvia sulla strada cementata molto ripida che conduce a Colle Cambline (m.776) un ampio spazio aperto, con eccezionale vista sul lago d’Iseo, e sulle torbiere che riflettono i raggi del sole, a sud, ben delineato il profilo degli appennini, ad occidente le più nitide nostre prealpi, quelle orientali per ora, sono nascoste dal monte Bronzone.

Riprendiamo il cammino verso nord, ora su sentiero segnato TPC (Trans Padano Centrale) Il sentiero taglia il fianco W della Corna del Buco, e riprende poi la strada cementata nei pressi delle case di Prato Chierico (m.900). Proseguiamo sulla strada che conduce in breve al capanno di caccia sul Colle di Oregia (m.918). Seguendo sempre la dorsale del colle tra un capanno e l’altro, dopo aver attraversato un dosso erboso, con spaventapasseri (Luciano aprofitta della presenza per informazioni), raggiungiamo il Colle della Rolla (m.964) dove dei segnavia ci indicano a Est il Gombo basso e Colle Dedine, a Ovest le indicazioni per il Monte Bronzone a un’ora di cammino.

Proseguiamo sulla strada ora in salita in un ambiente più aspro e selvatico, dopo un tornate, raggiunto un cascinale, la sterrata lascia il posto ad un sentiero che taglia in diagonale tutto il versante Sud della montagna per guadagnare la costa sud ovest dove incrociamo il sentiero 5 (con segnavia gialli) provieniente da Canzanica. Poco più avanti ci si presenta una alternativa: o si prosegue col 701 che riattraversa il versante sud del Bronzone per giungere in vetta da Sud est (più lungo ma meno ripido) oppure si segue il sentiero 5 che giunge in vetta dalla panoramica cresta SW (più diretto ma più ripido e con qualche roccetta).

In coda al gruppo ci sono io con Eli, Luciano, Mario, e Antonietta e tre escursionisti di San Pellegrino trovati sul percorso, decidiamo di prendere la direttissima, il sentiero 5 che  i porta con un’ultima e faticosa salita fino alla vetta, 1334 m in circa 2 ore dalla partenza, qui ritroviamo anche il resto del gruppo, con altri escursionisti saliti con il 701 da Sud-Est.

In vetta il panorama ci ripaga della fatica spesa: la vista spazia indisturbata a 360° e merita un buon numero di riprese fotografiche.

Per il ritorno si ripercorre l’ultimo tratto fatto dai compagni ritrovati, Sandro, Dario e Ida fino a incrociare di nuovo il 701 che prosegue verso sinistra, attraversando anche il suggestivo versante nord del monte, fino a raggiungere la malga del Gombo Alto 1168 m, dove, visto anche l’orario decidiamo di fermarsi per il  pranzo. Cosumiamo il nostro pranzo a sacco, seduti sul muretto nel cortile della malga, al tepore quasi primaverile dei raggi del sole, mancato lungo l’attraversata. Sul colle poco sopra la baita, dei segnavia ci indicano le possibili vie per il ritorno. Per completare il periplo del Bronzone, scegliamo ancora il 701 che scende lungo il versante ovest nella boscosa valletta di Zivello. Si scende sempre sulla traccia principale, seguendo i segnavia e tralasciando alcune deviazioni, fino a raggiungere una sterrata nei pressi delle baite della località le Foppe, la si segue brevemente, e al primo tornante la si lascia per rientrare nel bosco su sentiero (indicazioni 701 Ducone Alto). Il sentiero inizialmente risale un tratto (qui non puo mancare la protesta di Luciano), poi torna nuovamente a scendere. Si giunge così nei pressi di Ducone Alto, e sempre seguendo  gli evidenti segnavia 701 bianco rossi, si tralascia una deviazione a destra per Adrara san Martino (segnavia giallo 6), e un'altra molto evidente a sx. Si giunge così alla congiunzione col sentiero 5 (segnavia giallo), proveniente dalla vetta del Bronzone lungo la dorsale SW, (la stessa fatta in salita, ma presa più in alto)   si percorre un tratto congiunto, poi si abbandona il 5 che scende a destra verso Canzanica, e si prosegue dritti col 701.

Il sentiero sbuca in fine su una sterrata, che in falsopiano verso sinistra, taglia tutto il versante sud del monte fino a raccordarsi dopo una mezzoretta di cammino, alla strada cementata a monte della chiesetta degli Alpini di Viadanica vicina anche al parcheggio delle nostre auto.

Vista l’accogliente e ben attrezzata area che circonda la chiesetta, ci fermiamo per un’ultima sosta a bere il tè ancora caldo che (come sempre) mi sono portato dietro per tutto il tragitto.

   Armando

Escursionisti presenti: (8) Antonietta, Armando, Dario, Elisabetta, Ida, Luciano, Mario M. Sandro N