Monte Cavlera e Tisa
09/05/2019
Di nuovo abbiamo dovuto cambiare destinazione e, questa volta, perché ai laghetti sopra Schilpario all’altezza del Passo del Vivione c’è neve fresca.
Dopo breve scambio di opinioni decidiamo di partire da Colzate e salire verso Bondo Barbata e poi a Cima Tisa, già che c’eravamo abbiamo raggiunto anche la Cima Cavlera (in realtà a pochi minuti di distanza).
Superato il fitto bosco iniziale, tutto l’attraversamento dei prati dopo il borgo di Bondo è stato un vero piacere degli occhi anche perché la pendenza del sentiero è decisamente comodo. In lontananza fra un banco di nubi e l’altro si vedevano le vette più alta tutte imbiancate dalla tardiva neve.
I prati sono punteggiati di fiori, blu, gialli, bianchi e fanno bella mostra di sé, nel bel mezzo, tante cascine, casette, villette, tutte, però disabitate; probabilmente si animano solo alla domenica e nel mese di agosto.
Superata la località 3 Stalle il sentiero ci ha portato nuovamente nel bosco per farci, infine, giungere sulla cima, da dove si può guardare verso l’alta e la bassa Valseriana e su tutta la Valle del Riso.
Qualche occhiata di sole scaldava la fresca temperatura e per la sosta del mezzogiorno abbiamo scelto un comodo terreno nei pressi di un capanno.
Siamo poi discesi verso il Santuario di San Patrizio in tal modo facendo un bel giro ad anello per ritornare al punto di partenza.
Su tutto il percorso abbiamo incontrato belle Tribuline affrescate con immagini Mariane e, trovando aperto l’antico santuario è stato oltremodo emozionante osservare gli importanti antichi affreschi per i quali questo luogo è noto in tutta la regione.
Le nostre ragazze ci stanno viziando e, se giovedì scorso Lucia ci ha offerto delle buonissime pastefrolle, questo giovedì Marilena ha portato, e non ne è avanzato uno, i suoi notissimi cantucci!
Rosanna
Km. percorsi n. 14 - Dislivello mt.1050
Partecipanti n.11: Alba B. Armando, Fausto N., Gigi, Giovanni, Graziella, Luciano, Marilena, Rosanna, Roberto, Sandro.