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Monte Grem da Passo di Zambla
11/12/2014

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Il programma prevedeva la salita dal versante ovest con il sentiero 238, ma vista la giornata splendida, piuttosto fredda, decidiamo di salire dal più soleggiato e panoramico versante sud.

Lasciata l’auto al parcheggio del passo di Zambla (40 minuti da Albino) proseguiamo a piedi per circa 1 km su strada asfaltata in direzione del campeggio, puntuali e pungenti, arrivano le battute simpatiche di Luciano “perchè go mia la me machina ma fi andà a pè!” Dopo il tratto asfaltato fino alla Santella la strada prosegue sterrata, prima in in falsopiano poi in discesa, e ancora Luciano: “ma! n’ghera mia dè andà in salida”. lo sterrato termina dove dipartono due sentieri, prendiamo a sinistra, perchè quello di destra ci condurrebbe al Rif. Alpe Grem situato più in basso. A pochi minuti una seconda deviazione, questa volta prendiamo a destra, l’altro, è il 238 che conduce al Grem dal versante Ovest, molto più lungo e quasi tutto in ombra, con prati ancora imbiancati dalla neve dell’altroieri, (è il sentiero che avremmo dovuto prendere secondo il nostro primo programma).

Si prosegue per un breve tratto ancora in discesa e si arriva a una valletta che da origine all’impluvio della Val del Riso, ora si inizia a salire, prima su brevi e ripidi tornanti tra bellissimi faggi e qualche bucaneve che fa capolino dal folto spessore di foglie, poi il sentiero piega decisamente a sud e la pendenza si fa più dolce fino a raggiungere dopo mezz’ora circa di cammino il pascolo della Baita di mezzo (m.1460).

Da questo luogo, forse già da qualche ora battuto dal sole, si gode una vista spettacolare non solo sulle vette vicine come il Monte Alben a Sud-Ovest, Cima Menna e l’imponente cresta del Monte Arera a Nord. Ma si vede anche il Monte Rosa, che con la limpidà giornata di oggi, non pare poi così lontano, Mario riesce anche a scorgere in lontananza il Monviso.

Invogliati dal panorama scattiamo una prima serie di foto, e dopo esserci liberati dall’abbigliamento pesante, riprendiamo il cammino calpestando la prima neve della stagione. Alcuni cavalli nei pressi della baita e della vicina pozza, ci osservano passare senza per altro scomporsi, continuando a pascolare proprio ai margini della prima neve.   

Qui il nostro sentiero si unisce al 539 che sale partendo da Plazza d’Oneta (m.930) e prosegue diritto verso nord, alcuni di noi seguono i segni ben visibili, altri si prendono la libertà di spaziare a zig-zag nei tratti più ripidi, visto che per ora la poca neve presente c’è lo consente.

In circa 25 minuti si raggiunge la Baita Alta (m.1631), una bella cascina ristrutturata, altra piccola sosta per scroccare qualche caramella a Ida, visto che oggi manca la fornitrice ufficiale (Gloria).

Ripartiamo seguendo ancora per poco le segnalazioni per il vicino Bivacco Mistri, superate due vicine pozze, abbandoniamo il sentiero 223, dirigendosi verso sinistra e raggiungiamo la dorsale sud del monte, per affrontare lungo la stessa, il tratto di salita più impegnativo dell’intero percorso.

Con non poca fatica, in coda al nostro gruppo in compagnia di Luciano e Mario, guadagnamo anche noi la lunga cresta sud del Grem, che abbastanza affilata, ma non ripida, conduce dall’anticima (m.2001) alla Cima del Grem (m.2049) dove ritroviamo il resto del gruppo per la foto di rito ai piedi della croce.

Appagati dallo spettacolo che questa cima offre nelle giornate come questa, iniziamo la discesa dal versante Nord, molto ripida, ma breve, in pochi minuti ci conduce alla bocchetta di Grem (m.1976) ai piedi tra Cima Foppazzi e il Grem, qui ritroviamo il sentiero 223 che sale dal bivacco Mistri dove appunto siamo diretti. La discesa ora è più facile, e finalmente risentiamo anche Luciano e il suo repertorio di canzoncine pop alternate a qualche divertente battuta , con questo clima in meno di mezz’ora, raggiungiamo il bivacco dove ci fermiamo a pranzo.

A pranzo ultimato, al tavolo da me accuratamente asciugato, si disputa la partita a scopa della settimana, tra Luciano e Dario professionisti della Scopa, contro i dilettanti Sandro e Mario, quest’ultimi  ormai rassegnati a contenere la sconfitta con un onorevole punteggio. Purtroppo le cose non vanno per il verso giusto e i super favoriti, sui quali noi come spettatori avevamo puntato tutto, subiscono una clamorosa sconfitta.

Beffati dal destino i due nostri amici si consolano con le ultime gocce di grappa rimasta,  mentre il gruppo si appresta a riprendere il sentiero del ritorno.    

                                                                                               Armando

Escursionisti presenti: (8) Adriano, Armando, Dario, Graziella, Ida, Luciano, Mario M. sandro N.