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Monte Grione
26/01/2017

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Le giornate continuano ad essere soleggiate e fredde, la neve è sempre mancante ed ancor più manca la pioggia. Dunque sono perfette le gite programmate sulle nostre prealpi, montagne di media altezza che ci consentono di camminare sicuri, di avere un buon tepore (soprattutto alla sosta del mezzogiorno) senza troppo vento, e di arrivare a punti panoramici bellissimi oltre che a traversare boschi gradevoli e ricchi di fiori, ieri in particolare ricchi di ellebori rigogliosi.

La partenza da Palate, frazioncina sopra Piangaiano, ha da quasi subito messo alla prova la nostra buona volontà’ dal momento che, una decina di minuti dopo, Armando, volendo seguire la “mappa” preparata il giorno prima, ci ha proposto di salire lungo il sentiero “diretto” verso la croce del Monte Grione: così ci siamo subito resi conto che diretto voleva dire ripido e senza tanti zig-zag su fino alla Croce; circa 600 mt di dislivello senza un attimo di respiro. Ma una volta arrivati, è stata la bellezza del panorama a toglierci nuovamente il respiro! Lo sguardo è spaziato sulla Val Cavallina, il lago di Endine ghiacciato e luccicante a specchio, il lago d’Iseo, la Corna Trentapassi, il M. Guglielmo, le Alpi, l’Adamello, la Presolana……….

Ma non abbiamo potuto fermarci molto perché’ il nostro percorso era ancora lungo. Quindi in fila indiana ci siamo rimessi in cammino lungo il naturale crinale, direzione sud-ovest, del M. Grione, verso la ben conosciuta Malgalonga (che però è rimasta nascosta dietro qualche kilometro quadrato di fitto bosco) fino a raggiungerne la cima. Qui non c’e’ stata tanta emozionante meraviglia perché la zona è decisamente urbanizzata essendoci diverse villette e chalet raggiungibili dalla gandinese Valpiana: si tratta tuttavia di un percorso molto gradevole e facile che ci ha permesso di apprezzare appieno il sole e la rumorosa allegra compagnia.

Abbiamo allungato il percorso fino alla Sparavera e quindi abbiamo cominciato la nostra discesa per il ritorno.

A mezzogiorno in località Botta Alta, una bellissima baita, anzi il suo cortile, ci ha ospitato per il nostro pranzo ed un breve riposo.

 Io ho ritrovato la mia amica corista, Marilena; Luciano invece fa appello agli amici giocatori di carte che da tempo latitano perche’ ha tanta nostalgia di una partitella!

Sono più di uno i sentieri in discesa verso Fanovo e poi verso Palate e quindi alcune nostre indecisioni iniziali, ma anche finali, non si sono rilevate dannose (tutte le strade portano a Roma!) e con i previsti tempi di percorrenza abbiamo portato a termine il nostro viaggio. Roberto ha così riepilogato: ore di cammino circa 4,30 più naturalmente le soste; dislivello massimo mt.850; dislivello complessivo mt.1450; lunghezza percorso km 11.

Ieri, a chiusura, niente bar: solo la gratuita generosa distribuzione del tè di Armando.

Rosanna

Lunghezza percorso: 12.5 Km - Dislivello: 850 mt

Escursionisti: (13) Adriano, Armando, Elio, Elisabetta, Nando, Gigi, Graziella, Ida, Marilena, Luciano, Roberto, Rosanna, Sandro N.