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MONTE LINZONE
12/05/2022

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Oggi è stato il giorno perfetto per godere della vista dei milioni di narcisi che fioriscono nella vasta prateria che troviamo sulla morbida cima del Monte Linzone e pure in tutti i prati ed i boschi che conducono verso la cima, da qualunque parte la si affronti, sia dalla Roncola che  da Valcava o da Burligo, come abbiamo fatto noi.

La luce del sole è brillata tutto il giorno e la fioritura è nel periodo più propizio: non per nulla abbiamo incontrato tante persone oggi, a differenza della quasi totale solitudine nella quale abbiamo camminato in altri luoghi, in altre settimane.

Anche se il bianco fiore ha avuto il massimo della nostra attenzione, non abbiamo trascurato di osservare le altre numerose specie floreali fra le quali, ginestre, orchidee, ritardatari muscari, maggiociondoli ed anche genzianelle, poche ma di un colore blu speciale.

La escursione organizzata oggi è stata particolarmente indovinata.

Poco dopo Burligo, lasciate le auto, il sentiero attraversa un fitto bosco con una gradevole pendenza: Poi, la mulattiera che conduce al  Linzone chiamata, credo di ricordare, sentiero del crinale, diventa molto ripida e, esclusi piccoli tratti, resta così fino alla cima.

Superato il bosco si cammina avendo una vasta visuale sul paesaggio  e, in vetta, c’è una bellissimo panorama a 360 gradi sui monti e sulla pianura, anche se oggi, una certa foschia ci ha impedito la vista dei luoghi più lontani.

Ci chiedevamo, salendo, se la grande cava dell’Italcementi, non proprio bella da vedere dal momento che si sta mangiando la montagna, fosse ormai chiusa, quando un gran botto ci ha dato la risposta: c’è ancora una certa attività di estrazione.

Anche la “foresta tecnologica” di antenne TV e ripetitori in cima al colle di Valcava è una ferita per il paesaggio ma abbiamo fatto finta di non vedere ed abbiamo proseguito nel nostro percorso verso il paese di Valcava guardando tutte le altre cose belle: una anziana coppia con mano nella mano che ci hanno chiesto di fare loro una fotografia, costruzioni graziose, prati fioritissimi, e quindi, oltre l’abitato, sentieri e boschi ben percorribili.

Il completo giro ad anello ci ha fatto scendere fino al borgo di Coldara e da qui, su un sentiero quasi pianeggiante, siamo arrivati all’altro borgo, Collepedrino, dal quale siamo scesi, lungo la strada asfaltata, per circa un chilometro, raggiungendo le auto e concludendo il nostro cammino.

                                    Rosanna

PERCORSO: Lunghezza Km 13 - Dislivello totale mt 800 

Partecipanti n. 15: Anna, Antonietta, Armando, Daniela, Elisabetta, Fausto N, Fausto O, Fernando (Nando), Gianmario, Gigi, Giliola, Oliviero, Rosanna, Sara N, e Sandro