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Monte Zucco e Pizzo Cerro
16/02/2023

Foto di gruppo sul Monte Zucco  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Cà del Ceco sul sentiero CAI 505  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
In arrivo al Rifugio G.E.S.P.   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
verso il Rifugio G.E.S.P.   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ultimo tratto piano prima dello strappo finale  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Arrivo al Monte Zucco (m 1232)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
L'altissima croce del Monte Zucco  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ci si gode uno spettacolare panorama   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto di gruppo sul Monte Zucco  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto di gruppo  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Interessati ai racconti Luca, Giovane della Forestale di Trento  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Scorciatoia verso lo "Zuccone dell'Arco"  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Scorciatoia verso lo "Zuccone dell'Arco"  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Campanella  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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lungo la dorsale dell'Arco sentiero CAI 506  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Cappella di Grosnello (Bocchetta di Catremerio)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Il bellissimo Roccolo dello Spadì  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Il bellissimo Roccolo dello Spadì  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Erba trinità  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Verso il Rifugio Lupi di Brembilla  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Verso il Pizzo Cerro  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Pizzo Cerro  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Foto di Gruppo sul Pizzo Cerro  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Lasciato il Pizzo Cerro si scende verso il Rifugio per il pranzo a sacco  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Terminato il pranzo a sacco, lasciamo il rifugio.   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ellebori sul sentiero del ritorno CAI 595  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ultime case di Catremerio  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Cappelletta vicino all'arrivo Sant'ntonio Abbandonato  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Il monte Zucco, il monte di San Pellegrino, se si parte da S.Antonio Abbandonato, è una meta facile e di poco dislivello.

Si percorrono antichi sentieri in buona parte ben lastricati e spesso con ancora solidi muretti laterali a secco ben consolidati.

Si attraversano spessi boschi con alberi enormi e dalle forme scultoree; si incontrano molti classici capanni da caccia e molti roccoli; quest’oggi si incomincia a vedere una colorata fioritura primaverile: anemoni, campanelline di primavera, primule; gli ellebori sono ormai quasi sfioriti.

Il nostro bel gruppo non ha avuto alcun problema, sceso dal monte Zucco, a percorrere  il comodo sentiero, con brevi salite e discese lungo tutto il panoramico crinale dei monti verso il Pizzo Cerro, percorso che nel programma era stato ipotizzato solo per i più allenati.

Quindi è stato divertente e gratificante fermarci tutti , di ritorno dalla soprastante cappelletta, nell’ampio piazzale del Rifugio Lupi di Brembilla, per il pranzo al sacco.

Il sole è stato da protezione 50 e la temperatura degna di una giornata almeno marzolina.

La neve, io dico purtroppo, si vede soltanto sulle lontane cime delle più alte Orobie e delle Alpi verso le quali spaziava il nostro sguardo che, anche dopo tanti anni di frequentazione della montagna, non smette mai di stupirsi di tanta bellezza.

E’ stata una passeggiata rilassante e tutti hanno espresso viva soddisfazione; è mancato il piacere  (personale) di una salutare fatica, ma per questo ci sarà tempo in prossime uscite.

                                                  Rosanna

 

P.S. 1: Luca, un giovane forestale incontrato sul nostro itinerario nella sua giornata di libertà, ha acceso la nostra fantasia parlandoci del suo lavoro di ripristino di sentieri, nel Veneto e nel Trentino, verso trincee e postazioni della prima Guerra Mondiale, dei ritrovamenti di attrezzature e, purtroppo, anche di cadaveri, di recupero e seguente distruzione di bombe inesplose, di alti monti e di ghiacciai che contengono tutto questo…….

 

P.S. 2: Chi si trovava avanti sul percorso ha potuto avvistare alcuni camosci i quali, al primo sentire di voci umane, si sono immediatamente nascosti nei boschi e nulla hanno potuto chi voleva fotografarli.

 

Partecipanti n. 18: Adriano S., Anna, Antonietta, Antonio, Armando, Emilio, Fausto N., Franco,  Gigi, Giovanni N., Marta, Michela, Monica, Nando, Oliviero, Rosanna, Sara, Simonetta.

 

Dislivello complessivo mt.730; lunghezza km.12,5

 



m 730
m 730
Km 12.5
ore 4
m 987
m 1285
E: (escursionistico)
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