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PIZZO DELLE SEGADE E MONTE FIORARO
14/07/2022

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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E’ una bella emozione per noi amanti del cammino salire un’antica via, la Priula, ancora ben mantenuta, ed arrivare al Passo San Marco senza toccare la moderna strada asfaltata che, invece, è molto frequentata da auto e moto. Queste, nella velicità, non hanno modo di osservare la bellezza degli antichi tracciati stradali e dei secolari boschi che terminano poco prima di arrivare al passo per lasciare spazio ai ricchi pascoli sui quali trascorrono le estati diverse mandrie di mucche il  cui latte è prezioso per la produzione  del “formai de mut” e del “branzi”, ottimi formaggi che rendono orgogliosi i casari dell’alta Valle Brembana.

Dopo la storica  strada sterrata che raggiunge il Passo San Marco, cominciamo a salire sullo stretto sentiero che, seguendo la cresta, arriva al Pizzo delle Segade (con grande Croce) e quindi prosegue fino alla cima del M.Fioraro (con piccola Croce).

Tutta la lunga cresta, dai circa 2000 metri di Passo San Marco fino agli oltre 2400 metri del M.Fioraro (ma con anche alcuni tratti in discesa che, ogni tanto, fanno perdere quota) richiede attenzione e piede fermo sia durante la salita che, soprattutto, nella discesa perché non ci si può permettere alcun inciampo, pena pericolosi ruzzoloni.

La vista  dal M.Fioraro, assicurata dalla ottima limpidezza, verso gli alti monti della Valtellina, il M.Disgrazia ed il Bernina fra i più riconoscibili per la persistenza, seppur ridotti, dei millenari ghiacciai, è meravigliosa ed appagante della non poco fatica occorsa per raggiungere la meta; soprattutto a partire dalla Bocchetta D’Orta, il pedio è stato costantemente in salita e vi si incontrano pure alcuni passaggi rocciosi che richiedono una certa esperienza.

Oggi siano stati tutti fieri della nostra costanza e buona volontà: anche solo partendo dal Passo San Marco, arrivare in vetta al M.Fioraro  è una buona performance…..e noi siamo partiti molto più in basso, dal Ponte dell’Acqua. Soprattutto, qualcuno ha rinunciato al piatto di pizzocheri per pranzo, che aveva pregustato passando di prima mattina dal rifugio Ca’ San Marco.

                                       Rosanna

 

P.S.: per la prima volta quest’anno abbiamo incrociato ben tre vipere!

 N.B.: Dislivello complessivo mt.1300 - Lunghezza percorso 15 km.

Partecipanti n.7: Anna, Armando, Federico,  Gigi, Oliviero, Rosanna, Sandro (per un tratto nei pressi del Passo San Marco e fino  al Pizzo Delle Segade, ci hanno accompagnato, provenienti da Caprile inferiore Gianmario ed Elisabetta).