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Rifugio Balicco e Bivacco Zamboni
17/11/2016

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Ci siamo trovati in 17 in Villa pronti a trascorrere la giornata in alta Valbrembana  per la gita programmata.

Dal rifugio Madonna delle Nevi siamo partiti in 18; Giovanni ci ha presentato, avendolo incontrato in una precedente escursione, il diciottesimo “amico”: si chiama Spike (leggi spaic), di taglia media, pelo  bianco con poche macchie nere, abita nelle vicinanze e ogni giorno si aggrega, che vogliano o no, alle comitive che si avviano su quei sentieri montani. E Spike in cambio di qualche carezza e alcuni bocconi di pane ci ha fatto da guida tutto il giorno lasciandoci  solamente  al momento  del  nostro rientro con le  auto.

Abbiamo camminato circa cinque ore e mezzo percorrendo “solo” una decina di chilometri per un dislivello di settecento metri; si’, siamo stati lenti ma abbiamo avuto troppe cose da fare lungo il nostro percorso: leggere i cartelli  della Regione Lombardia che descrivevano la localita’, le caratteristiche degli alpeggi, la flora, la fauna; ammirare le numerose le baite  dei mandriani,  il rifugio Balicco (chiuso) e il bivacco Zamboni (aperto per le eventuali emergenze); superare senza guai  alcuni tratti di sentiero un poco innevato e ghiacciato, osservare i camosci che da lontano osservavano noi, fotografare verso valle e verso monte i bellissimi paesaggi; ammirare gli incredibili arabeschi disegnati dal ghiaccio sulle rocce……

E’ una facile passeggiata quella che ci ha visto protagonisti ieri, solo un po’ impegnativa la prima parte che sale al rifugio, disagevole  solo per un breve tratto, a causa del fondo ghiacciato, un bel traverso con il sentiero  101 che ci ha portato verso il lago di Cavizzola facendoci giungere al Sentiero delle Casere, facile, divertente ed istruttivo il percorso di discesa che, come dice il nome, lambisce le varie case dei mandriani, ora vuote, ma che nella bella stagione sono animate dalla faticosa attivita’ di uomini ed animali dell’alpeggio.

L’ora del te’ e’ stata anticipata all’una e mezza (la tradizione inglese la vuole alle 17, credo) ma  come sempre abbiamo apprezzato il gentile pensiero di Armando, così come avevamo apprezzato, dopo pranzo, il caffe’ di Elisabetta. Per la grappa  promessa da me, invece, dovranno tutti aspettare la prossima gita in programma, perche’ (e quanti accidenti, meritati, mi sono sentita dire) ieri mattina l’ho dimenticata.

                Rosanna

Escursionisti: (17) Antonietta, Alvaro, Armando, Dario, Elisabetta, Elio, Nando, Gigi, Giovanni, Graziella, Ida, Luciano, Marilena, Paolo, Roberto, Rosanna, Sandro N.