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San Fermo e Parco del Giovetto
21/11/2024

Partenza da Croce di Salven Piancogno (m 1100)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Inizio riserva naturale dei Boschi del Giovetto  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Roccolo del Giovetto  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Inizia a salire  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Malga Creisa  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
La Presolana  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Visolo e Presolana  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Roccolo del Gatì  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Roccolo del Gatì, su sfondo Passo della Presolana  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Inizio Sentiero del Costone  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Sentiero del Costone "Pusù"  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Sentiero del Costone "Pusù"  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Sentiero del Costone "Pusù" con Presolana e Ferrante  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Il Costone (1906)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Il Costone (1906)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Si riparte verso il Passo del Costone  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Passo del Costone (m 1942) max altitudine raggiunta  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ultimo tratto del Costone  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Le Piste di Sci di Borno con spara neve in funzione   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Pozza di San Fermo (m 1862)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Sosta Pranzo presso Rifugio San Fermo  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Rifugio San Fermo e Corna San Fermo  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Chiesetta di San Fermo  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Discesa per il rientro verso "Malga San Fermo"  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
E verso "Malga Zumella"  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Malga Zumella (m 1565)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
inizio del lungo traverso verso Valle Cala  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Franco Tra gli"Alpini"  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Sguardo verso Piancogno  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Abetaia del Giovetto  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Bellissima Abetaia dei Boschi del Giovetto  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Abetaia del Giovetto  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
La Croce di Salven  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Escursione terminata alle  ore 13:50  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Passiamo dalla Valcamonica e saliamo a Borno,  superiamo questo bel paese ed arriviamo al Passo  Croce di Salven.

Cominciamo a camminare su una strada  quasi pianeggiante ai margini del bosco e ci portiamo sopra la Valdiscalve. Una segnaletica ci indica il prosieguo di un sentiero che in 7/8 ore raggiunge Schilpario.

Dopo questo inizio tranquillo, la strada agrosilvopastorale cambia direzione e aumenta la pendenza per raggiungere, con ampi tornanti,  la Malga Creisa. In questo vasto spiazzo erboso comincia ad aprirsi uno straordinario panorama verso il massiccio della Presolana.

C'è un sole splendente ed il cielo è limpido, sembra impossibile che si possa formare, nel pomeriggio, la perturbazione prevista dal metereologo.

Si comincia a sentire il freddo invernale e qui, a mezza strada, vediamo che sulle piste sciistiche del Monte Altissimo e, più lontano, sul Monte Pora stanno “sparando” la neve artificiale. La neve vera è solo un leggero velo sulle cime più alte che disegnano in circolo tutto l'orizzonte. C'è visibilità fino ai lontani Appennini.

Dopo la malga comincia la mulattiera un poco più ripida e saliamo, senza soste, fino ad una vecchia Croce di legno che precede di alcuni metri il Passo del Costone, sul sentiero che conosciamo come periplo del Pizzo Camino. E' questo il punto più alto dell'odierna escursione.

Nel frattempo il  cielo si è fatto tutto lattigginoso ed il sole è scomparso, l'aria è decisamente fredda, l'orizzonte però è sempre limpido e sulle vette più alte ci sembra di vedere un po' di nevischio.

Percorriamo per un chilometro e mezzo il sentiero del periplo e, in leggera pendenza negativa, arriviamo al Rifugio San Fermo.

Un gruppo di escursionisti bresciani che ci ha preceduto ci lascia libero il tavolo dietro il paravento di vetro: li ringraziamo e li salutiamo.

Mangiamo e ci riscaldano un poco il Vin brulè ed il caffè, ma dobbiamo ripartire presto perché stare fermi, con questa temperatura a cui non siamo ancora abituati, non è piacevole.

Anche la discesa è comoda e bella, un poco su sentiero e molto più a lungo su una carrareccia che attraversa tutto il coloratissimo bosco di pino, larici, faggi, ontani, ecc.

Avremmo conosciuto il nome di più alberi, di quelli che crescono in questo parco, se fossimo passati dalla “biblioteca degli alberi” segnalata a non molta distanza sull'inizio dell'itinerario (sarà per un'altra volta).

Arriviamo di nuovo al Passo Croce di Salven abbastanza presto e i fiocchi di neve sono ancora lontani, cominciano però a vedersi sulla Presolana; sulle cime del M.Coca e Redorta, come dalle parti  dell'Adamello, vediamo la tipica foschia già da prima.

Questa insolita escursione, insolita perchè al rifugio S.Fermo siamo saliti altre volte ma facendo un altro percorso, ci ha dato molta soddisfazione per la sua variabilità dei sentieri, per la bellezza dei coloratissimi alberi, per le costruzioni tipiche di montagna che abbiamo incontrato, roccoli, stalle, baite, per finire con il rifugio e la chiesetta di S.Fermo; dello straordinario panorama ne ho già sopra parlato ed a questo si deve aggiungere la sorpresa per i particolari  giochi di colore del cielo e degli specchi d'acqua, creati dall'andirivieni della luce solare.

                                                  Rosanna

 

Partecipanti n.7: Armando, Beppe, Franco, Emilio, Marta, Rosanna, Sara.



Croce di Salven (Piancogno)
Rifugio San Fermo
m 940
m 940
Km 13.5
ore 5
m 1092
m 1942
E: (escursionistico)
Traccia gpx del percorso
Locandina descrittiva del percorso