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Val Ancogno e Monte Sodadura
01/06/2023

Partenza ore 8:30  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Una delle numerose cascatelle  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
alcuni impegnativi attraversamenti del torrente   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Ultimo tratto nel bosco prima della grande parete rocciosa   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Clematide alpina  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Genzianelle  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Primula albenensis  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Primule ai piedi della parete rocciosa  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Oltre la parete rocciosa in vista delle Baite Chincoli  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Primula maggiore  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Genzianelle  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Pulsatilla alpina  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Primule di lombardia lungo il sentiero della dorsale CAI 101  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
In vetta al Sodadura (m 2010)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
La madonnina del M.te Sodadura  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ai Piani di Artavaggio, ore 12:50   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Rifugio Nicola (m 1856)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ritorno dalla Val Secca (Sentiero CAI 103)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Qualche indecisione da che parte?  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Primo tratto di discesa ripida  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Baita dell'Abitacolo  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Con una mattinata di bel tempo abbiamo egregiamente portato a termine questa impegnativa escursione. Forse classificarla EE è un po' troppo, anche se alcuni tratti di sentiero sono sconnessi o molto ripidi.

Una lieve pioggia verso fine gita non ci ha dato alcun disturbo.

Per ore il cielo è stato sereno e nella profonda Val D'Ancogno abbiamo goduto di paesaggi boscosi e rupestri bellissimi, attraversando anche più volte, nella prima parte della salita, il torrente ricco di cascatelle e vasche.

Abbiamo visto la rara Primula albenensis per la quale arrivano da queste parti botanici di tutto il mondo. Il rifugista del “Nicola” ci ha raccontato che proprio una decina di giorni fa era qui una delegazione francese.

Ma lungo tutto il percorso le qualità e le quantità di fiori di montagna sono stati innumerevoli. Le rosse Primule di Lombardia, sulle pendici del Sodadura, facevano addirittura tappeto.

Usciti dalla valle ci siamo trovati su una vastissima zona erbosa di modesta pendenza con alcune baite per l'alpeggio sparse qua e là e dal Passo di Sodadura lo sguardo spazia poi sui verdeggianti Piani di Bobbio, con i diversi alberghi e rifugi costruiti soprattutto quando la neve scendeva copiosa per rimanervi tutto l'inverno.

Dal passo, il Monte Sodadura si erge con la sua forma triangolare e, anche se il dislivello non è molto, per arrivare sulla cima abbiamo impiegato le nostre ultime forze. Ci siamo ripresi dopo il pranzo al sacco, con caffè al rifugio.

Anche la discesa lungo il sentiero 103 nella vallata che conduce verso Valtorta e poi a Forno Nuovo, nostro punto di fine escursione, ci ha visto camminare su un impervio sentiero fra profonde e splendide pendici arricchite di pareti rocciose strapiombanti e torrioni sommitali che paiono profili smerlati di castelli diroccati.

Dopo tanti passi su rotolanti sassi, è stato un vero sollievo per i nostri piedi l'ultima parte della mulattiera tracciata nel fitto bosco sulla quale le tante foglie secche rendono il fondo morbido ed elastico.

A questo punto abbiamo  felicemente accettato anche un poco di pioggia e pure il  buio e il rumore del temporale che si stava avvicinando.

                               Rosanna

 

Partecipanti  n. 14: Adriano S., Anna, Armando, Beppe P.,  Franco, Fausto, Elisabetta, Emilio, Gigi,  Luigi, Michela,  Oliviero, Renata,  Rosanna.



Forno Nuovo (Valtorta)
Forno Nuovo (Valtorta)
m 1420
m 1420
Km 14.8
ore 7
m 740
m 2010
EE: (escursionisti esperti)
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