Zuccone dei Campelli

28/09/2023

Il segno della bilancia ha aperto le porte all'autunno. Ci svegliamo che è ancora buio, ora la luce arriva un po' più tardi. L'alba di un delicato color rosa è preludio ad una giornata soleggiata e cielo limpido.

Il  percorso stradale verso l'alta Valbrembana è, come solito, un poco rallentato dal traffico; una breve sosta è richiesta anche per il caffè mattutino e quindi ci incamminiamo verso le ore 8,30.

Il bel sentiero ad anello intorno allo Zucco di Pesciola e Zuccone dei Campelli è molto ben segnalato sia dal cartelli in luogo che sulla mappa tracciata e trasmessa sui nostri cellulari da Armando.

Siamo nella vasta area fra i Piani di Bobbio ed i Piani di Artavaggio, a cavallo fra le province di Bergamo e di Lecco, molto frequentata dagli escursionisti, attraversata da numerosi sentieri fra i quali, più noti sono il “sentiero degli stradini” (ho cercato di scoprire perché di chiama così, senza riuscirci) ed il sentiero 101 delle Orobie Occidentali: abbiamo percorso ambedue per realizzare il programmato giro ad anello.

La temperatura ideale ci è stata di grande aiuto nell'affrontare anche la via di salita, indicata in 45 minuti, verso la vetta dello Zuccone dei Campelli, facendo una deviazione dal sentiero che compie il periplo dei gruppo montuoso: prima di arrivare alla vetta, una bella fessura da scendere e risalire, con l'aiuto di due catene, ha giustificato la classificazione di itinerario EE.

Per il resto, lungo tutto il periplo,  non ci sono grandi difficoltà anche se, sicuramente, non ci si può permettere, per lunghi tratti, di “inciampare”.

Quando ci siamo fermati per il pranzo al sacco, siamo stati raggiunti da una mandria di cavalli evidentemente abituati a ricevere del pane dai passanti; i cavalli sono ancora al pascolo sui prati alti mentre una grossa mandria di mucche si trovava molto più in basso, all'inizio delle piste da sci di Valtorta. La bella stagione permette di ritardare la transumanza.

Il successivo tragitto, dopo il breve riposo, con sali-scendi continui fino alla Bocchetta dei Mughi è stato impegnativo ma poi abbiamo avuto  tutta una bella discesa fino allo spiazzo di Ceresole di  Valtorta, da dove siamo partiti la mattina.

Dopo tanto impegno e piacere per il trascorso della giornata, poteva mancare il ristoro di una fresca bibita? Il rifugio-bar  a lato del piazzale è stato il luogo ideale.

Pazienza se poi, fattosi pomeriggio inoltrato, abbiamo incontrato una lunga coda di auto sulla strada dei rientro.

                           Rosanna

Partecipanti n. 15: Adriano, Anna, Antonio, Armando, Claudio, Emilio, Franco, Luigi, Marta, Michela, Nando, Oliviero, Renata, Rosanna, Sara.