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Rifugio L. Mambretti
27/06/2019

 z - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Tutti abbiamo visto il Rifugio Mambretti dal Passo dellla Scaletta sopra il Rifugio Brunone, nessuno c’era mai stato se escludiamo Luciano che l’aveva raggiunto diversi anni or sono.

Il trasferimento in auto è stato lungo ma si dimostra sempre una buona idea quella di interromperlo con una sosta per la colazione all’andata e per un gelato al ritorno.

Giunti poco dopo Sondrio, si sale verso destra lungo la profonda Val Venina, su una strada non larga ma molto ben tenuta, probabilmente perché conduce a una importante centrale idroelettrica, oltre che a i vecchi borghi rurali, ora con alcune ben integrate seconde case.

La valle è nota fin dal Medioevo perché qui si trovavano delle importanti miniere di ferro; ora rimangono sole alcune denominazioni di luoghi che ricordano questa antica attività.

Si lascia l’auto in un largo spiazzo adiacente ad un’area pic.nic e da qui si inizia la salita al rifugio previsto in due ore e trenta minuti.

La prima parte è su una carrozzabile, comoda, che conduce i mezzi autorizzati alla diga del lago Scais, ma poi il sentiero entra nel bosco e sale sempre con una comoda pendenza. Solo gli ultimi 400 Mt. di dislivello sono riipidi. Ma con il sole e la temperatura di ieri, abbiamo soprattutto apprezzato l’ombra dei fitti alberi che si trovano quasi ininterrottamente fino al classica quota 1800.

Il paesaggio è fantastico: si  vedono sullo sfondo, ma sembrano vicinissime,  le cime delle  Orobie, Scais, Redorta e d’intorni con ancora molti residui di neve; il lago di Scais è bellissimo con le sue rive verdeggianti ed il suo colore che richiama sia le foreste sia il cielo; da ogni parte della valle scendono cascate d’acqua spumeggianti; nel bosco, nei prati alpestri, lungo tutto il sentiero, i fiori di stagione sono innumerevoli, cominciando dai Rododendri fino ai fioritissimi Semprevivi, dai Gigli di S.Giovanni al Caglio dei prati.

La temperatura è stata veramente alta ed è stata una fortuna che l’escursione si sia dimostrata abbastanza facile.

 Un ulteriore motivo  di soddisfazione ci è stato fornito dal fatto che eravamo gli unici escursionisti in zona, immersi in tanta bellezza, in tanta luce ed in tanto silenzio: siamo stati salutati da un mandriano all’inizio del cammino, poi abbiamo incontrato, in tutta la giornata, solo alcuni cavalli che pascolavano nell’alta Alpe di Rodes, che abbiamo raggiunto facendo una breve deviazione, iniziando la discesa,  dal classico sentiero;  abbiamo altresì avvistato, lontano, su una macchia di neve, alcuni stambecchi.

                                                          Rosanna

Percorso: Lunghezza Km 10.5 circa, Dislivello totale: mt. 900,

Partecipanti: (11) Annamery, Armando, Fausto N. Fausto O. Gigi, Graziella, Luciano, Marilena, Renata, Rosanna, Sandro.