Pizzo Badile Brembano
10/12/2022
Siamo saliti alla cima del Pizzo Badile Brembano partendo da Branzi.
E’ una bella e intensa salita su mulattiera che, prima, attraversa i ripidi prati sopra Branzi servendo vecchie cascine ed arrivando fino al borgo “Prati”, molto bello, costituito da vecchie case ristrutturate e da una cappella dipinta.
Dopo, la mulattiera si addentra nel bosco e fino a località “Casera di Monte Colle” non si può fare altro che, passo dopo passo, salire la ripida montagna. Fra i fitti alberi non si intravede nulla o quasi. Notevoli, addossati ai tronchi d’ albero, sono i molti cumuli che costituiscono i nidi delle formiche Rufa.
Tutta la bellezza dei monti intorno si appalesa una volta fuori dal bosco e percorrendo l’ultimo tratto di salita verso il Pizzo Badile.
Dal Passo di Monte Colle, dal Forcolino di Torcola ed infine dalla vetta,
la vista spazia verso i quattro punti cardinali.
I monti più alti sono tutti facilmente riconoscibili anche a merito della spruzzata di bianca neve che ne evidenzia le sagome che si incastonano nel limpido cielo blu.
Una bella fortuna questo cielo sereno e questo sole dopo che ieri, mercoledì, abbiamo vissuto una giornata nebbiosa e piovosa!
Al Monte Colle, siamo stati raggiunti da un simpatico volontario del Pronto Soccorso della Valbrembana, in giro in servizio di perlustrazione, il quale ci ha fatto poi compagnia fino quasi al termine della gita.
Egli che, ci ha detto, della zona conosce tutti i sassi, ha con facilità elencato tutte le cime visibili, non solo le principali che anche noi di solito riconosciamo; ci ha dato qualche suggerimento sulla sicurezza in montagna, ci ha raccontato aneddoti, ci ha mostrato il corretto uso delle racchette, ci ha guidato verso una bella variante sulla via del ritorno: insomma è stato un buon, imprevisto compagno di viaggio.
Ci aveva, prima, pure confermato che per salire sul Pizzo, era meglio passare dal Forcolino di Roncola per poi scendere dal sentiero sul versante opposto, perché, in questo modo, il tratto sulle roccette, impegnativo per le nostre modeste capacità, percorso in salita, sarebbe stato più abbordabile. E così è stato.
Per tutta la giornata anche la temperatura è stata molto gradevole e ne abbiamo approfittato per fare una sosta “pranzo al sacco” più lunga e, dopo tanto tempo che non succedeva più, abbiamo cantato alcune canzoni….e dal bosco occhieggiavano i camosci estasiati dalle nostre voci (!?).
Se non può essere vero che i camosci ci stavano a sentire, è però vero che nella mattinata ne abbiamo visto diversi sia nel bosco sia sulle rocce e sul ghiaione strapiombanti dal Pizzo Badile verso la vallata di Piazzatorre.
D'altronde queste località montane sono pochissimo frequentate da escursionisti anche durante la bella stagione e dunque gli animali selvatici hanno vita facile. Anche la mucche che d’estate salgono a queste malghe, vi pascolano liberamente, senza recinti.
Rosanna
Partecipanti n.14: Adriano S., Anna, Armando, Claudio, Fausto N., Gigi, Graziella, Marta, Nando, Rosanna, Sandro, e Simonetta.
A Branzi si sono aggiunti anche i nostri amici Alvaro e Tatiana.
Lunghezza percorso 15,3 Dislivello complessivo: mt 1270.