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Da Fanovo alla Malgalunga con il sentiero del partigiano Tormenta
10/02/2022

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Si è trattato di una escursione non molto facile, che raggiunge il noto rifugio,  teatro tragico della guerra partigiana in  terra bergamasca, più facilmente raggiungibile tramite il Sentiero Gaslini o attraverso Valpiana di Gandino.

Partendo dalla frazione Fanovo nel comune di Endine Gaiano, dopo un tratto pianeggiante per giungere nei pressi dell’altra frazione di Palate, il sentiero si fa quasi subito molto ripido per salire direttamente verso la soprastante località Croce del Grione. Dopo un percorso a brevi tornanti segnato nel bosco, si sale lungo la ripida dorsale per mezzo di un sentiero ghiaioso e si arriva alla Croce, che non è il punto più alto del nostro percorso ma è il punto più a sbalzo sopra la vallata ed offre un meraviglioso panorama sui due laghi, quello di Endine e quello di Iseo.

L’atmosfera poco limpida e poco soleggiata di quest’oggi non ci ha tuttavia premiato in questo senso.

Il successivo sentiero in cresta è meno esposto e più facilmente siamo arrivati nei pressi della reale cime del Monte Grione.

Benchè non fosse prevista, poiché per giungere sulla cima bastavano pochi minuti, un gruppetto di escursionisti hanno salito anche questa altura mentre gli altri hanno intrapreso la lieve discesa che porta direttamente alla Malga Lunga.

Un momento di suspense c’è stato all’arrivo presso  il rifugio poiché sembrava che un gruppo non fosse ancora presente, invece  i primi arrivati si erano semplicemente riparati sotto il lungo porticato, un poco più avanti.

Scrivo “riparati” perché, effettivamente, all’aperto l’aria si era fatta molto fredda.

Tutti riuniti abbiamo mangiato nella veranda, protetta, antistante il rifugio, condividendo dolci e caffè che generosamente qualcuno si era portato, all’uopo, nello zaino.

Per il ritorno abbiamo ripercorso la carreggiata ed il successivo sentiero fino alla sella sotto il Monte Grione, abbandonata la sella siamo scesi dal versante opposto ai prati di Botta Bassa e rientrati nel bosco sotto la località Costa, abbiamo tracciato un giro ad anello per raggiungere, in conclusione, il borgo di partenza: Fanovo.

La discesa è stata meno scoscesa, ma pure essa ha richiesto tutto il nostro impegno a causa del fondo stradale per lunghi tratti molto sassoso, con sassi grandi e piccoli, tutti rotolanti….

Ai bordi di questo lungo sentiero, a distrarci, stupirci e rallegrarci  c’era una straordinaria fioritura di Ellebori ai quali, probabilmente, basta l’umidità notturna per aprirsi in tutta la loro bellezza.

                       Rosanna

Lunghezza percorso: circa Km.12,5 Dislivello complessivo mt.1000

Partecipanti n. 12: Alba B., Anna,  Antonietta, Armando, Elisabetta, Fausto N., Gigi, Giliola, Nando,  Renata, Rosanna, Sara.