Passo degli Agnelli e Baita Cornetto (dal Passo della Presolana)

14/12/2023

L'escursione programmata a tavolino prevedeva, partendo dal Passo della Presolana e superata la baita Cassinelli, l'arrivo al Rifugio Rino Olmo per poi ritornare alla partenza, con una decisa inversione di marcia dopo il Passo Olone,  passando da malga Campo  e baita Cornetto.

Durante il cammino abbiamo invece cambiato itinerario, visto che la facile percorribilità della zona, lo scarso innevamento ed i tanti sentieri che attraversano le ripide pendici del monte permettevano una vasta scelta  di strade da fare.

Inoltre erano previsti un giro “corto” ed un giro “lungo”, per soddisfare le diverse esigenze dei partecipanti, cosa che però, ad oggi, pur avendo tentato diverse volte,  non siamo riusciti ad organizzare in modo soddisfacente perchè  sono molte le difficoltà che sorgono nella scelta degli itinerari e dei tempi necessari.

Innanzitutto  abbiamo pensato che non era il caso di dividere il gruppo visto che a tutti piace camminare in buona e simpatica compagnia e ci pareva inopportuno lasciare che  tre o quattro persone dovessero stare alcune ore ad aspettare chi faceva il giro lungo (cinque o sei chilometri in più, nella neve, possono richiedere anche due ore di cammino). Decidere che tutti potessero arrivare al Passo degli Agnelli, percorrendo il Sentiero delle Capre,  per poi cominciare la discesa ed il tratto di ritorno, ci è parsa la migliore soluzione.

E' vero che i meno “giovani” (veramente ammirevoli) o i meno allenati hanno dovuto stringere i denti, soprattutto nella parte centrale del percorso, fra baita del Campo e la  baita Cornetto, in buona parte  in salita (anche se leggera) o con fondo accidentato.

La giornata è stata soleggiata e da subito la magnifica Presolana ci ha entusiasmato con il suo colore bianco splendente. .

Le pendici erbose non avevano neve ma nel sentiero un nastro ininterrotto di neve dura  ha reso necessari, per procedere in sicurezza, l'uso dei ramponcini.

L'entusiasmo dell'osservare i bei panorami, con vista su monti vicini a su quelli lontani a seconda dell'altezza raggiunta, è stato amplificato dalla vista di numerosi camosci che hanno disceso, o risalito,  la montagna non tanto lontano da noi, senza alcuna paura di noi umani (anche perché procedavamo, salendo,  davvero silenziosi ed ordinati).

Durante la discesa o in sosta per il pranzo, le conversazioni e l'ilarità si sono scatenate, com'è nostro solito.

Il tutto ha contribuito ad un'ottima riuscita anche di quest'altra escursione, penultina di questo 2023.

                                                      Rosanna

Partecipanti n. 12: Adriano S., Anna, Beppe,  Claudio, Gigi,  Giovanni, Luigi, Oliviero, Rosanna, Sara, Silvana N.,  Simonetta.