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Capanna 2000

Pizzo Arera e Sentiero dei Fiori
01/08/2024

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
1° gruppo: sul Pizzo Arera  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
2° gruppo: sul Sentiero dei Fiori  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Da molti anni mi capita di nominare, come una cantilena, il concatenamento della cime “Sec – Fop – Arera".

Tanti anni fa con alcuni amici salendo dal Vaccaro ho certamente percorso il sentiero dal Monte Secco alla Cima del Fop e poi, se non ricordo male, siamo tornati alle baite del Vaccaro attraverso il sentiero più a valle passando dal Rifugio Santamaria in Leten.

Mi era sempre rimasta la curiosità di sapere da dove e come si poteva poi raggiungere, proseguendo dopo il Fop,  la cima del Monte Arera.

Ieri ho “scoperto” quest'ultimo tratto: dalla Forcola di Valmora, una rude salita, poco segnata, su erto fondo prativo, attraverso ghiaiose pendici, su rocciose crestine ( abbastanza facili)  porta fino alla cima dell' Arera.

Prima, per arrivare alla Forcola di Valmora, superato il Rifugio Capanna 2000, abbiamo imboccato il sentiero segnato come periplo del Pizzo Arera, andando verso destra. Il sentiero qui è ben segnato, è stretto e quasi pianeggiante ed alcune catene facilitano il passaggio in due canali rocciosi.

A destra c'è un bellissimo panorama verso  la malga Camplano, Cima Grem e Cima Foppazzi.

Dalla Forcola l'avvio per l'Arera è sulla sinistra, salendo decisi nel ripido prato nel quale si intravede a fatica una traccia di sentiero; più in alto la traccia è  più evidente e più intuitiva e, sudando ben bene, si arriva presto in vetta.

Per tutto il gruppo era un percorso inedito ed è stato molto apprezzato perchè solitario, impegnativo, panoramico.

Siamo poi discesi verso Capanna 2000 percorrendo la via normale, questa molto conosciuta ma sulla quale l'escursionista deve sempre essere vigile e pronto perché la scivolata sui sassi o nella ghiaia è sempre in agguato.

Salire sull'Arera non è mai una escursione banale; quest'oggi il bel tempo ci è stato di grande aiuto anche se abbiamo accusato il caldo della temperatura estiva.

                                                                      ****

Come da programma, il secondo gruppo di amici, dopo Capanna 2000 ha invece iniziato, dirigendosi verso sinistra,  il lungo anello del “sentiero dei Fiori e delle Farfalle”.

E'  fra i più bei percorsi ed i più conosciuti delle Prealpi Orobiche per la ricchezza di flora, anche endemica e che qui solamente si trova; per la ricchezza di prati e pascoli è pure una zona particolarmente adatta per l'osservazione di insetti e lepidotteri: da tanti anni è  frequentata e studiata da botanici e naturalisti di tutto il mondo.

Si sono incamminati sul sentiero alto ed hanno superato il Passo Gabbia e la Bocchetta di Corna Piana per scendere fino al Lago Branchino.

Da qui inizia il sentiero basso che scende verso la Val Vedra, poi sale costantemente fino a ritornare all'altezza del Rifugio Capanna 2000.

E' un itinerario abbastanza facile nato proprio per permettere l'osservazione del territorio particolare e commovente anche per i più profani.

Hanno fotografato i fiori più belli, hanno incrociato molte persone, hanno pure osservato un bel gruppo di camosci, con piccoli, al pascolo.

Il ritrovarsi tutti al rifugio per il pranzo ed il recupero delle energie è stata la migliore occasione per raccontarci le belle esperienze di questa giornata.

                                                                         Rosanna

 

Partecipanti n.17: Anna, Armando, Claudio Ca., Claudio Co., Cristiana, Fiorenzo, Gigi, Graziella, Giovanni, Luigi, Michela, Rosanna, Sandro,  Sara, Silvana, Simonetta, Stefano.



Alpe Arera
Pizzo Arera
m 1100
m 1100
Km 10
ore 6
1600
2512
EE: (escursionisti esperti)
Traccia gpx del percorso
Locandina descrittiva del percorso
La partenza da Alpe Arera (m 1600)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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alle nostre spalle il Monte Alben  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Un ultimo consulto dei capigruppo   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
I due gruppi partono per le rispettive mete  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 ultimo tratto di sentiero comune ai due gruppi  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Accesso al Rifugio Capanna 2000

Il rifugio Capanna 2000 è situato a 1969 metri di quota, sul versante sud del Pizzo Arera, nel comune di Oltre il Colle. E’ raggiungibile da Zambla alta in macchina fino alla località Plassa nei mesi invernali e, con la nuova strada, fino a quota 1600 nei mesi estivi, dove si può comodamente parcheggiare in un ampio piazzale sotto i vecchi impianti di risalita (parcheggio € 4). Da qui si percorre il sentiero CAI 221 che in meno di un’ora porta al rifugio.

Breve salita dietro al rifugio Capanna 2000  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Ultimo sguardo a valle verso il rifugio  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
StarsBox (casette con tetto apribile)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Un sguardo a valle verso il sentiero del ritorno  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
...e subito le prime Stelle alpine  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Campanule dei ghiaioni  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
silene Elisabettiana  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Passo Gabbia si lascia la Val d'Arera  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
la traversata del ghiaione del Mandrone  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
peverina Latifoglia  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Linaria bergamasca  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Papavero alpino  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Cima di Val Vedra  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Discesa dalla bocchetta di Corna Piana   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Rododendro irsuto  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Discesa dalla bocchetta di Corna Piana   - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Rododendro irsuto  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Genziana purpurea  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Genziana purpurea  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Genziana purpurea (dettaglio)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Genziana punteggiata  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Arnica sui pascoli del Passo Branchino  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
sul sentiero basso numerose Campanule dell'Arciduca  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Poca presenza di Aglio insubrico  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
Fiordaliso alpino  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Il Sentiero dei Fiori

Il “Sentiero dei fiori”, attraversa a quota 2000 metri i ghiaioni della Val d'Arera e del Mandrone, offrendo un ricco panorama montano, sfiorando alla base le maestose pareti dell'Arera, e della Corna Piana, raggiungendo il passo Branchino.

Il ritorno al Rifugio Capanna 2000, si può effettuare più comodamente lungo un agevole sentiero che si snoda sulle coste erbose dell'alta Val Vedra e sui gradoni rocciosi degli ultimi contrafforti del Monte Arera. Un particolare molto importante: moltissime specie di fiori sono osservabili, naturalmente in momenti diversi, senza distogliersi, se non minimamente dal sentiero di percorrenza

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Pizzo Arera ad anello

dal Rifugio Capanna 2000, salendo di poco il ripido pratone alle spalle, si raggiunge in breve la deviazione  verso Est (sentiero CAI 244), con indicazione per: Passo di Valmora e Periplo dell’Arera. Proseguendo invece verso Nord, ha inizio la via normale per l’ascesa al Pizzo Arera, che utilizzeremo invece per il ritorno.

Il sentiero 244 prosegue senza particolari difficoltà attraversando, quasi sempre in piano il versante Sud dell’Arera, sino ai primi tratti attrezzati con catene, che consentono di superare i tratti più difficoltosi. Superati ben quattro tratti con catene, raggiungiamo una piccola croce in metallo, posta al culmine di una grosso spuntone di roccia, di fronte svetta l’imponente cima di Valmora. Proseguiamo ancora per pochi metri, lungo un facile sentiero, per poi scegliere, in mancanza di segnali, il punto che riteniamo più opportuno, per affrontare gli irti pratoni della dorsale Est dell’Arera. In questo impegnativo tratto, si sale a volte anche con l’aiuto delle mani, sino a raggiungere una zona dietritica dove si ritroveranno i classici bolli rossi o azzurri del tracciato M.A.G.A. da seguire. 

Un lungo traversone in leggera salita, ci permette di raggiungere un ampia sella rocciosa, dalla quale il panorama spazia a 360°. Con un ultimo sforzo si superano  tra facili roccette, un ultimo tratto di salita guadagnando la parte sommitale dell’Arera, e dopo un tratto la già visibile croce in vetta al Pizzo Arera.

Ritorno per la classica via normale che, passando per un breve canalino attrezzato con catena e scaletta metallica, ci riporta al rifugio Capanna 2000. 

Foto di gruppo (riunito)  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
inizia la discesa per il rientro  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Ritorno all'Alpe Arera (Parcheggio)

I due gruppi, terminati i rispettivi giri, si sono ritrovati tutti insieme al Rifugio Capanna 2000 per una bella e lunga sosta. Recuperate le energie con il pranzo a sacco, dopo un'ultima foto del gruppo, inizia il rientro, lungo lo stesso sentiero di salita.