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Pizzo Rabbioso e Pizzo di Spino
16/02/2017

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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L’immagine indimenticabile e rappresentativa della gita di ieri 16 febbraio è il lungo nastro colorato formato dalle 44 persone che si è snodato lungo lo zigzagante sentiero che sale verso il Pizzo Rabbioso o lungo la panoramica dorsale verso il Pizzo Spino. I 15 amici della Marinelli si sono, infatti, aggregati a circa 30 “Escargot” di Nembro per questa escursione in Valserina ed insieme hanno trascorso una giornata memorabile.

Il cammino è stato piuttosto lento non solo per i numerosi partecipanti ma anche per il piacere di sostare nei punti più panoramici per guardare con calma il paesaggio e per offrire il viso ai caldi raggi del sole; la giornata ci ha offerto un anticipo di primavera: su un cespuglio in vetta al Pizzo Rabbioso c’era persino una bellissima farfalla rossa e nera che è volata via non appena ha sentito rumore accanto a lei e solo per un attimo Sandro non è riuscito a fotografarla.

Il riepilogo del GPS ci ha detto: lunghezza percorso poco meno di 10 chilometri, dislivello in salita metri 620, complessivo dislivello metri 1100, tempo di percorrenza, però soste comprese, ore 5,45.

Il nostro procedere ha richiesto una buona attenzione nell’appoggio dei piedi, per non rischiare pericolose scivolate sull’erba secca, soltanto durante la discesa dalla cima del nostro monte per raggiungere il  facile sentiero CAI con segnavia 597 che ci ha portato fino ad uno dei tanti roccoli  che si incontrano in zona  (quasi tutti trasformati in graziose casette che penso siano ormai destinate più  a luoghi di vacanza nel mese di agosto piuttosto che alla tradizionale uccellagione in autunno)  dove ci siamo fermati, sparsi sull’ordinato prato circostante, per il  pranzo al sacco.

Prima di ripartire ho avuto la grande gioia di cantare, con Sandro, Alvaro, Marilena, Luciano ed altri amici nembresi, alcune tradizionali canzoni di montagna: spero che altrettanta gioia abbiano provato gli altri che sono stati ad ascoltarci!

Per il ritorno un gruppetto si è avviato direttamente verso Bracca mentre il gruppo più numeroso ha deciso di continuare sul sentiero in quota, verso sud, per raggiungere una seconda cima, il pizzo Spino; il percorso si è rivelato facile e molto panoramico.

Da qui, dopo le inevitabili foto di gruppo, è iniziata la decisa discesa verso valle, verso la contrada Pregaroldi, dalla quale, con breve percorso su strada asfaltata abbiamo raggiunto Bracca e le nostre auto.

     Rosanna

Escursionisti: (15) Alvaro, Antonietta, Armando, Domenico, Efrem, Elisabetta, Nando, Gigi, Ida, Luciano, Marilena, Paolo, Roberto, Rosanna, Sandro N.