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Rifugio Maria & Franco (Adamello)
06/07/2017

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Ieri sono state messe a dura prova le gambe degli escursionisti, non tanto per la lunghezza del percorso (sono comunque 15 chilometri fra andata e ritorno), né il dislivello (anche se 1350 metri non sono pochi) ma per le lunghe pietraie da attraversare.

Nei secoli le ripide pareti fiancheggianti la Valle di Dois hanno scaricato innumerevoli massi che accatastati verso il fondo non hanno permesso di tracciare un vero sentiero e dopo la malga Dois, che si trova a 1/3 del percorso in diversi punti la via di ascesa è visibile soltanto per gli innumerevoli segnali CAI pitturati masso dopo masso fino al Rifugio. La salita è stata certamente faticosa ma in discesa mentre con estrema attenzione superavo un sasso dopo l’altro mi è venuto da pensare che la pena, nell’inferno, per gli escursionisti cattivi sia quella di dover camminare all’infinito su un percorso di questo genere….

Se non consideriamo la paura di incontrare delle auto in senso inverso mentre si percorre la lunga e stretta strada che da Ceto giunge fino alla località Case di Val Paghera, dal momento che i punti di incrocio sono veramente pochi e, appunto, gli sconnessi tratti di pietraie, tutto si è svolto nel migliore dei modi. C’è stato il sole per tutta la giornata, la temperatura è stata gradevolissima, la zona è molto selvaggia e naturalmente bella; belli i boschi, bella la malga nella quale già pascolano centinaia di pecore, belle le radure verdi e ricche di fiori, belle le rocciose cime, belle le acque del fiume e del laghetto, bello il rifugio che semplice ed ardito si vede fin da lontano, si raggiunge con vera fatica ed offre un caldo ristoro. La coppia di rifugisti che vi lavora da 26 anni è molto semplice ed amichevole.

Alla spicciolata, nella 4/4,30 ore previste, 14 dei 16 amici partecipanti hanno raggiunto la meta; solo due gentili signore hanno preferito evitare l’ultima parte della gita fermandosi presso le acque del sottostante laghetto ed hanno avuto la grande pazienza di aspettare in ritorno del gruppo; il grande silenzio ed il caldo sole hanno, credo, fatto loro molta compagnia.

Lo sguardo, al Passo Dernal, sul fantastico panorama dei monti intorno all’Adamello non ci ha sorpreso dal momento che più volte questa parte di mondo è meta delle nostre escursioni, la vera sorpresa l’ha avuta Efrem che qui, al rifugio Franco e Maria, fra i pochi escursionisti presenti, ha incontrato e riconosciuto un suo compagno delle scuole elementari; oggi ha scattato poche foto ha detto Efrem perché troppo impegnato nella salita, ma più d’una lo ha visto abbracciato all’amico.

A giovedì prossimo

                                        Rosanna

 

ESCURSIONISTI: Adriano, Alba B. Alvaro, Antonietta, Armando, Efrem, Fausto O., Gigi e Mary,

                              Roberto e Giovanna, Giovanni, Mery, Patrizia, Rosanna, Sandro.